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(AGI) – Roma, 2 giu. – “Oggi ho presentato in questura la denuncia a Rosy Bindi per diffamazione, attentato ai diritti politici costituzionali e abuso d’ufficio”. Lo rende noto con un tweet il neo presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Immediata la replica della presidente della Commissione Antimafia: “Quella di De Luca e’ una denuncia priva di ogni fondamento, un atto puramente strumentale, che ha scopi diversi da quelli che persegue la giustizia e che pertanto non mi crea alcuna preoccupazione”.

La deputata del Pd ieri ha risposto alle accuse del suo partito: “Ritengo di avere diritto a un risarcimento, perche’ sono molti anni che servo questo Paese, e le mie battaglie le ho sempre fatte a viso aperto. Chiedo le scuse da parte del mio partito: non si puo’ arrivare a diffamare cosi’ una persona che sta svolgendo il proprio ruolo istituzionale”. Sono queste le parole che ieri sera, ospite di Corrado Formigli a Piazzapulita su La7, Rosy Bindi ha usato per ribadire che “il Pd ha sbagliato a reagire in quel modo. La linea sarebbe dovuta essere quella di difendere De Luca, non di delegittimare il lavoro della commissione Antimafia”. “Obiettivo del mio lavoro – aveva osservato ancora – non e’ stato ne’ quello di favorire ne’ di danneggiare il PD o altre formazioni politiche. Non c’e’ stata nessuna valutazione discrezionale di tipo politico, abbiamo inserito tutte le persone che, secondo il codice etico approvato all’unanimita’ da tutti i partiti, dovevano esserci”.

“Avrei preferito che la lista arrivasse prima ma – aveva aggiunto – meno male che e’ arrivata l’ultimo giorno o ci sarebbe stata campagna elettorale solo sulla lista dell’Antimafia. Questo risultato deve far riflettere Renzi perche’ in un anno si e’ passati dal 40% delle Europee al 25% di Bersani”.