Ultime News
Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterEmail this to someone

(AGI) – Mosca, 28 mag. – Dura presa di posizione di Vladimir Putin contro l’inchiesta americana sulle tangenti Fifa. Il presidente russo ha definito “a dir poco strani” gli arresti di sette dirigenti della federazione mondiale di calco eseguiti a Zurigo, a suo avviso “un tentativo degli Stati Uniti di estendere la sua giurisdizione ad altri Stati”. Il capo del Cremlino ha sottolineato infatti che gli Usa “non hanno nulla a che fare con le questioni della Fifa” e “i dirigenti arrestati non sono cittadini statunitensi”. Per Putin la tempistica degli arresti, avvenuti a due giorni dal congresso della Fifa, “rappresenta un chiaro tentativo di impedire la rielezione di Sepp Blatter” a presidente.

L’Asia contro il rinvio delle elezioni e conferma Blatter

Intanto se la Uefa chiede il rinvio delle elezioni, la Confederazione del calcio asiatico si oppone e si schiera al fianco di Joseph Blatter. Dopo lo scandalo e’ scontro anche tra le diverse componenti continentali del calcio. Ieri quella europea ha chiesto di annullare il congresso e di rinviare di sei mesi le elezioni presidenziali, oggi la replica e il no dall’Oriente.

“Via Blatter”, reclama la federcalcio inglese

A reclamare le dimissioni di Blatter e’ invece il leader della federcalcio inglese (Fa), Greg Dyke. “Non c’e’ modo di restaurare la fiducia nella Fifa se Blatter resta al suo posto – ha avvertito Dyke – deve andarsene rassegnando le dimissioni oppure non deve essere votato o altrimenti occorre trovare una terza via” per cacciarlo. I funzionari della Fifa sono riuniti a Zurigo, dove ieri mattina all’alba e’ scattato il blitz degli Usa, perche’ il 29 maggio sono in calendario le elezioni per il nuovo presidente, per il momento confermate nonostante le indagini e gli arresti. La Uefa, l’organo di governo del calcio europeo, ha chiesto che le elezioni vengano posticipate segnalando che, se la data sara’ confermata, potrebbe decidere di boicottarle.

Federcalcio francese, “Platini doveva candidarsi”

“Ho sempre pensato che Platini poteva essere il candidato ideale e mi dispiace che Michel non si sia presentato alle elezioni. Lui conosce bene il calcio, sa come funziona, ha guidato bene quello europeo, la sua figura e’ indiscussa e indiscutibile, e’ evidente che sarebbe l’uomo ideale per guidare la Fifa” ha dichiarato da parte sua il presidente della federcalcio francese, Noel Le Graet

Allarme degli sponsor, “la Fifa cambi o ci sfiliamo”

Intanto dagli sponsor si leva un monito: se la Fifa non cambiera’ colossi come Visa e Nike sono pronti a sfilarsi. La Fifa nel solo 2014 ha incassato 162 milioni di euro dai suoi partner di vecchia data come Adidas, Coca-Cola, Emirates, Hyundai, Sony e Visa, piu’ altri 120 dagli sponsor dei mondiali in Brasile. (AGI)