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(AGI) – Dresda, 28 mag. – La questione non e’ all’ordine del giorno e la presidenza tedesca fa di tutto per evitare che venga percepita come il tema principale in discussione, ma e’ la Grecia il vero convitato di pietra del vertice del G7 finanziario di Dresda. La questione, riferiscono fonti governative, sara’ con ogni probabilita’ affrontata domani durante la sessione dei lavori dedicata ai rischi geopolitici, ma gia’ oggi l’eco del dossier Atene ha risuonato varie volte nei corridoi dell’ Hotel Kempinsky dove i ministri delle Finanze e i banchieri delle principali economie del mondo sono riuniti da oggi pomeriggio. Berlino continua ad insistere che non e’ il G7 il forum in cui affrontare il tema, ma fin dalla mattinata e’ stata Cristine Lagarde, tornata poi sulla questione in maniera molto piu’ netta nel pomeriggio con una intervista alla ‘Faz’, a mettere in chiaro che per arrivare ad una intesa con Atene c’e’ ancora molta strada da percorrere. La numero uno di Washington piu’ tardi ha alzato il tiro, sostenendo che l’eventuale uscita della Grecia dall’area dell’euro e’ una possibilita’, anche se questo non porterebbe necessariamente alla fine della moneta unica. Sul fronte Ue, il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovivici, ha usato parole piu’ rassicuranti, sottolineando che un’intesa con Atene e’ “a tre quarti del cammino”, ma aggiungendo che “c’e’ ancora molto da fare”. Ottimista invece il segretario generale dell’Ocse, Anguel Gurria, che crede nella volonta’ politica di arrivare ad una intesa. “Quando tutti quelli che partecipano ad un negoziato vogliono ottenere un risultato – ha detto Gurria in una pausa dei lavori del G7 a Dresda parlando con i giornalisti italiani – quel risultato alla fine si ottiene”. Secondo Gurria bisogna dare fiducia al governo greco che e’ in carica da pochi mesi e ancora non ha piena dimestichezza con tutte le questioni tecniche molto complesse del negoziato. (AGI) .