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(AGI) – Abuja, 2 mag. – L’esercito nigeriano e’ riuscito a strappare a Boko Haram oltre 700 donne e bambine nel giro di una settimana, in un’offensiva che ha costretto i miliziani ad arretrare nella foresta di Sambisa, loro roccaforte. Resta tuttavia incerto il destino delle 219 studentesse sequestrate l’anno scorso dalla loro scuola di Chibok, nello stato di Borno. Nell’ultima operazione condotta dai militari nigeriani “a Kawuri e Konduga, sono state salvate 234 donne e bambine”, ha annunciato l’esercito. Negli ultimi giorni, erano state tratte in salvo altre 500 persone. I militari hanno annunciato che l’offensiva “continua su diversi fronti e gli sforzi sono concentrati nel recupero degli ostaggi civili, nel distruggere i campi dei terroristi e le loro strutture nella foresta”. Il portavoce dell’esercito, il colonnello Sani Usman, ha spiegato che gli ostaggi sono stati liberati senza molta resistenza da parte dei miliziani, rispetto alle due precedenti operazioni, e che non ci sono state vittime tra gli ostaggi: “Sono traumatizzati, alcune di loro sono malate”, ha riferito. Usman ha spiegato che le persone liberate saranno sottoposte a controlli per capire se vi siano donne terroriste infiltrate, “spesso utilizzate come kamikaze” da Boko Haram. “Bisogna appurare la loro reale identita’”, ha aggiunto il colonnello, anche per capire se fra loro ci siano alcune delle ragazze di Chibok. Secondo Amnesty International, i terroristi hano rapito 2mila donne e bambine, dall’inizio dello scorso anno. Dalle testimonianze raccolte sono emersi stupri, abusi psicologici, lavori forzati a cui sono state sottoposte le vittime, costrette a volte a combattere al fianco dei miliziani. Il sequestro delle oltre 200 studentesse di Chibok scateno’ un’onda di commozione internazionale e diede il via a un’imponente campagna, con tanto di ‘hashtag’ “#bringbackourgirls”, cui partecipo’ anche la first lady americana, Michelle Obama. .