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AGI – Wimbledon è ai nastri di partenza e delle polemiche sull’esclusione di russi e bielorussi non è rimasta una gran traccia. Potenza dei Championships: anche se il torneo quest’anno non assegna punti e dunque vestirà i panni di una esibizione di lusso, il carisma resta quello. Wimbledon emette sentenze: laurea chi è davvero il n.1 del pianeta, chi lo diventerà. È il caso del nostro Matteo Berrettini che, a tutti gli effetti, è uno dei tre principali favoriti del torneo, in compagnia di Djokovic e Nadal.

Matteo è oggi il miglior interprete di tennis sull’erba che ci sia al mondo: basterà a consentirgli di vendicare la sconfitta dell’anno scorso patita per mano di Djokovic e ascendere ad un ruolo che il tennis italiano fino a qualche tempo fa non avrebbe nemmeno potuto immaginare? Le possibilità ci sono, l’incertezza deriva, come sempre, dalla sua tenuta fisica. Anche l’anno scorso, dopo la finale perduta, Matteo dovette fare i conti con un infortunio alla coscia. Ma l’ottimismo è d’obbligo.

Anche perché gli altri due che contenderanno il trono a Matteo non è che se la stiano passando benissimo. Djokovic sta vivendo la stagione più controversa della sua carriera: ha vinto solo a Roma e quello londinese potrebbe anche essere il suo ultimo Slam dell’anno visto che per entrare negli Usa serve essere vaccinati contro il Covid e ancora non si sa bene se Nole si sia sottoposto o vaccino pure no.

Rafa invece, che gli altri due Slam dell’anno li ha vinti, si presenta a Londra con il desiderio di incamerare il terzo titolo e portarsi ad un solo step dalla conquista del Grande Slam ma anche con i timori legati alla condizione del suo piede destro. Se le terapie cui si è sottoposto dopo il successo a Roland Garros si riveleranno efficaci allora nessun traguardo potrà essere precluso allo spagnolo: si vedrà dai primi turni.

L’edizione dei Championships che parte oggi sarà però anche quella del ritorno in campo in singolare di Serena Williams, della grande caccia a Iga Swiatek, la polacca che non perde da mesi e che dopo essere diventata la regina del tennis vorrebbe anche diventare un personaggio vero e di Coco Gauff, la diciottenne americana che ieri ha già vinto una piccola ma significativa disfida contro la quarantenne avversaria: laddove Serena ha risposto con un laconico “no comment” alle domande sul caso aborto negli Stati Uniti e sull’estromissione da Wimbledon di russi e bielorussi l’assai meno politically correct Coco ha invece espresso le sue opinioni con un cipiglio degno di una persona assai più matura.

Wimbledon sarà anche il torneo in cui Jannik Sinner e Darren Cahill, il suo nuovo super coach si conosceranno e pianificheranno il loro lavoro futuro. Tra l’altro oggi il match più interessante di giornata sarà proprio quello fra Jannik e il plurivincitore di Slam Stan Wawrinka. L’altoatesino con l’erba ancora non va molto d’accordo ed è lecito domandarsi se i suoi problemi fisici siano finiti. Ma l’avvento di Cahill è garanzia di una svolta significativa.

È l’ora di Wimbledon, dunque. E oggi sarà una grandissima giornata per un giocatore italiano di 27 anno, Andrea Vavassori che per la prima volta in carriera si è conquistato il diritto a giocare un match del tabellone principale. Opposto all’americano Tiafoe, Vavassori, giocatore di talento anche e soprattutto in doppio, comunque vada vivrà una giornata di sogno, di quelle che si sognano per tutta una vita. E che possono verificarsi solo a Wimbledon. Che, anche senza assegnazione di punti, resta il più importante torneo al mondo.