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AGI – Col trascorrere delle settimane le speranze di vedere accolta in maniera positiva la richiesta di posticipare al 2022 l’atteso e fortemente voluto Campionato mondiale di sci alpino assegnato al 2021 alla ‘Perla delle Dolomiti’, Cortina d’Ampezzo, si erano sempre più affievolite. Il coronavirus nell’ultimo mese è diminuito nel contagio. Un dato positivo nel quale, però, ancora non cullarsi. La Federazione Italiana Sport Invernali, raccolto il desiderio della Fondazione Cortina 2021 e di altri enti con l’appoggio della Regione Veneto, si è fatta portavoce della richiesta. Oggi quel desiderio è tramontato e la richiesta è stata bocciata.

Una decisione maturata giorno dopo giorno perché l’intenzione del mondo dello sci non era quella di portare il Mondiale nello stesso anno delle Olimpiadi, quelle di Pechino nel 2022. Così è stato e la kermesse iridata, sarà la numero 46 della storia (la 47esima sarà in Francia), si terrà tra puntuale tra sette mesi, dal 9 al 21 febbraio del 2021. La richiesta avanzata dalla Fisi il 25 maggio scorso era legata al fatto che il Veneto e l’Italia erano stati fortemente colpite dalla pandemia di Covid-19 con implicazioni finanziarie senza precedenti per la comunità imprenditoriale locale e nazionale oltre che per la popolazione. Sono stati illustrati quali rischi avrebbe portato una seconda ondata del virus in autunno: la cancellazione del Mondiale nell’Ampezzano con ulteriore importante danno economico dopo la cancellazione delle finali di Coppa del mondo del marzo scorso.

Su questo punto oggi è intervenuto il presidentissimo della Federazione Internazionale dello Sci, Gian Franco Kasper. “La Fis ha deciso di sostenere finanziariamente la federazione italiana per un massimo di 10 milioni di franchi svizzeri in caso di cancellazione dei Mondiali di Cortina per un ritorno dell’epidemia di coronavirus – ha detto Kasper, 76 anni, svizzero di Sankt Moritz a capo della Fis da ben 22 anni (è prossimo a lasciare il trono) -. Si tratta di una forma di garanzia che la federazione ha voluto dare all’Italia, auspicando che non ce ne sia bisogno e che il Mondiale si disputi regolarmente”.

Alessandro Benetton, presidente della Fondazione Cortina 2021, ha subito accolto positivamente la conferma del 2021 affermando, “c’è un grande gioco di squadra di istituzioni e territorio, dimostreremo che nonostante tutte le eccezionalità di questo periodo sapremo rendere onore al prestigio del nostro Paese”. Benetton ha precisato, “saremo pronti dimostrando che un Mondiale può cambiare la storia di un territorio nonostante le avversita’ e che Cortina 2021 sarà decisiva per rimettere in circolo energie positive nel Paese e tornare a guardare al domani con la fiducia e l’orgoglio di essere italiani”.

Sin dalla proposta gli atleti si erano detti perplessi e contrari per un doppio appuntamento importante come Olimpiadi e Mondiali a distanza di poche settimane. L’azzurra Federica Brignone, detentrice della Coppa del mondo generale al termine di una stagione sportivamente fantastica, ha detto di essere “molto contenta che la Fis abbia confermato i Mondiali nel 2021 soprattutto per Cortina perché dopo avere saltato le finali dello scorso mese di marzo si merita un evento così importante nella data fissata originariamente”. La campionessa valdostana ha precisato che, “dal punto di vista di un atleta, disputare nel 2022 due grandi eventi come Olimpiadi e Mondiali nello spazio di così poco tempo avrebbe creato qualche problema”.

Sul tema posticipo non si era mai espressa Sofia Goggia che ha detto di voler attendere la decisione odierna. “Sono contenta per Cortina perché ospiterà il primo grande evento internazionale dopo l’epidemia di coronavirus, visto anche lo spostamento delle Olimpiadi estive di Tokyo – ha detto l’oro olimpico in carica della discesa libera -. Va bene la conferma al 2021 anche perché sarà un appuntamento importantissimo e una grande festa per lo sci e la squadra italiana farà di tutto per farsi valere e mostrare il proprio valore”.

Nei giorni del Mondiale di sci, Cortina ospiterà un altro evento internazionale: la seconda fase della qualificazione olimpica femminile. Il torneo si terrà dall’11 al 14 febbraio allo stadio Olimpico, quello della solenne cerimonia d’apertura dei Giochi del ’56, con le azzurre che affronteranno Kazakistan, Spagna e Taipei. Una concomitanza dal sapore olimpico, piccolo antipasto di quello che accadrà nel febbraio del 2026 quando ci saranno, già ampiamente assegnati con la vittoria sulla Svezia, i Giochi olimpici di Milano-Cortina.