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La prima promessa di Rocco Commisso ai tifosi della Fiorentina è una di quelle che non si possono rimangiare. “Federico Chiesa dovrebbe rimanere, almeno quest’anno. Non voglio fare di Chiesa il Baggio di Rocco“.

Usa il condizionale, è vero, che non può far stare tranquilli i sostenitori viola, ma evocare il trasferimento di Roberto Baggio alla Juventus, un vero tradimento, significa conoscere la storia del club e comprendere le profonde ferite subite negli anni. Se riuscisse a non vendere il giocatore più forte attualmente in rosa agli acerrimi rivali, il neo proprietario partirebbe con il piede giusto. 

Durante la sua prima conferenza stampa, Commisso sa che dovrà dare delle risposte. E il nome di Federico Chiesa è certamente il più delicato.  “So che non c’è nessun accordo con nessuna squadra ma non ci ho ancora parlato. Lui è impegnato, deve pensare a giocare”.

I riferimenti a Torino e alla Juventus sono continui: “Il problema del calcio italiano è che c’è una squadra che vince sempre. Io vorrei competere, vorrei che ci fosse un’alternativa”. Non sono ambizioni di poco conto. Soprattutto a vedere la triste classifica con cui la squadra ha concluso l’annata. 

#Commisso:”sogno di investire nel modo giusto in questa società e vi posso già dire che la squadra sarà negli Stati Uniti il prossimo mese”
Segui la diretta https://t.co/9x6noRkhGo#RoccoCommisso#ACFFiorentina#ForzaViola

— ACF Fiorentina (@acffiorentina)
7 giugno 2019

“Abbiamo le risorse per fare bene, abbiamo negoziato un buon prezzo equo, e mi piacciono i rischi, altrimenti non sarei qua”. Fare soldi, certo, ma ottenendo le migliori soddisfazioni sportive possibili. Poi un nuovo attacco con un’eco più grande, destinazione Europa: “Tra i problemi del calcio c’è il Financial fair play, che crea un circolo vizioso; spero si possa cambiare, spero ce ne diano la possibilità. Lotterò per questo club. Cercheremo di fare tutto per fare introiti, ho visto altre squadre incrementare i fatturati e anche la Fiorentina lo potrà fare”. 

Introiti che passano, per forza, dall’ammodernamento delle strutture appartenenti al club: “Cerchiamo di risolvere tutti i problemi, anche quelli delle infrastrutture, ma non voglio metterci dieci anni. Il modo in cui facciamo business nel settore della tv via cavo (Commisso possiede l’azienda MediaCom, ndr) non è così veloce come è stato in questa occasione. Qui siamo passati dalla lettera d’intenti al closing in pochissimo tempo e oggi siamo qua”.

Il desiderio del neo-proprietario della Fiorentina è che il suo progetto si incanali rapidamente sui binari giusti. E per farlo è necessario che tutta Firenze, i tifosi, lo staff e tutto ciò che ruota intorno alla squadra marcino verso la stessa direzione, senza opporre ostacoli o rallentamenti:  “L’ho detto oggi ai dipendenti, e ieri al sindaco Nardella ho trasmesso questo messaggio: dobbiamo fare veloce. È un messaggio importante per la città.

Le due prossime mosse riguardano gli attuali asset societari della Viola. Pantaleo Corvino, innanzitutto, direttore generale dell’area tecnica; e Vincenzo Montella, ancora l’allenatore in carica della prima squadra. L’aeroplanino ha chiuso in maniera disastrosa la stagione alla guida di un gruppo che ha ereditato dalla precedente gestione. La scelta che porterà alla conferma o al suo allontanamento sarà decisiva per il primo campionato della nuova proprietà. 

#Commisso:”l’accoglienza della città è stata fantastica e sono orgoglioso di rappresentarla”
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— ACF Fiorentina (@acffiorentina)
7 giugno 2019

La dedica finale però è tutta per l’Italia e per i suoi nuovi tifosi: “Sono italiano e mi sento italiano. Io ho cuore, tra poco mi metto a piangere, alla mia età. Cerco di parlare italiano, non lo parlo bene. Se mi date un mese lo parlerò meglio perché spero di venire spesso. I love you. Nella mia vita sono stato fortunato ad avere la famiglia che ho avuto, ringrazio i miei paesani di Gioiosa Ionica e i miei 4.500 dipendenti, che mi hanno permesso di arrivare fino a qui. Come Firenze non c’è un’altra città in tutto il mondo, ma non avrei mai pensato di vedere il calore e la bellezza che ho trovato qua. Grande Firenze, I love Florence”. 

Dopo una prima fase in cui si alternava scetticismo e soddisfazione per l’apertura di una nuova era, i tifosi hanno deciso di sostenere l’imprenditore italo-americano nel primo incontro allo stadio Franchi. Il coro più gettonato non nascondeva il desiderio meno nascosto del popolo viola: “Commisso portaci in Europa”. Un traguardo più facile da raggiungere con Federico Chiesa ancora in campo con la Fiorentina.