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“Strumento musicale tradizionale dell’Italia meridionale, conosciuto nell’area di Napoli, formato da tre martelletti in legno intelaiati fra loro”. Bisogna partire dal dizionario e dalla sua definizione dello strumento che risale addirittura al XVI secolo e ha dato il nome a uno dei razzi cult dei capodanni partenopei, per capire il caso/processo che sta monopolizzando il mondo del calcio e del giornalismo sportivo. Imputata: Ilaria D’Amico. Arma del (presunto) delitto: il triccheballacche appunto, strumento principe dei Carnevali e delle feste folkloristiche campane. 

E’ successo che il 10 aprile nello studio di Sky, durante il prepartita di Ajax-Juve, avvolta nel suo bel vestitino rosso, la D’Amico dicesse: “Amsterdam ha raccontato fin qui una vigilia di partita con un approccio quasi partenopeo, con “triccheballacche” e fuochi d’artificio per disturbare il sonno degli avversari”, riferendosi ai fuochi d’artificio esplosi fuori dell’hotel nel quale alloggiavano calciatori e dirigenti della Juventus ad Amsterdam.

Entrano in campo anche le istituzioni

Apriti cielo: quel riferimento all’approccio partenopeo della conduttrice partner dell’ex portiere della Juventus Gianluigi Buffon (tre anni fa sono diventati anche genitori del piccolo Leopoldo Mattia ), tacciata spesso di una propensione pro-Juve a causa della liason, non è sfuggito dalle parti di Napoli. Sui social si è scatenato l’inferno, con raffiche di tweet che avevano la forza di triccheballacche verbali e tifosi che annunciavano la disdetta dell’abbonamento a Sky (Giovanni Simioli, conduttore della locale “La radiazza” l’ha subito fatto e postato le motivazioni anti-D’Amico spedite a Sky). 

Tra i vari post sono due quelli che hanno lasciato i segni più evidenti: quello dell’assessore allo sport del Comune di Napoli, Ciro Borriello, che sul suo profilo Facebook ha scritto “Credo che la redazione di Sky debba chiedere scusa, per quanto dice quella sottospecie di giornalista della D’Amico, a tutti i napoletani…” e  quello della penna calcistica di Repubblica Maurizio Crosetti, che ha così sferzato lady Buffon e SkySport: “ Arriva il momento in cui è importante che un amico, un parente, un congiunto, al limite un portiere ti dica “senti, davvero, forse è meglio basta così”. Chissà se Ilaria D’Amico ha quell’amico”.

Lo sfogo della conduttrice

E a un certo punto, un giorno dopo la frase incriminata, la D’Amico basta lo ha detto davvero. Ma agli attacchi. La conduttrice è uscita allo scoperto dicendosi “stupita e senza parole” di fronte agli attacchi “strumentali” ricevuti. Ha spiegato di essersi andata a rivedere la registrazione per sincerarsi dell’assenza di riferimenti negativi delle sue dichiarazioni.

“Il mio riferimento all’ “atteggiamento quasi partenopeo” era esclusivamente relativo ai fuochi d’artificio che alcuni tifosi dell’Ajax hanno sparato di notte davanti all’albergo della Juventus. In riferimento a quello, e solo a quello, ho pensato alla notte di Capodanno, all’immagine che abbiamo della festa con i fuochi nella città partenopea. Poi, solo successivamente, ho stigmatizzato gli episodi di altro tipo con scontri e fermati. Com’è possibile strumentalizzare tutto ciò?”, si è sfogata, dicendosi amareggiata con chi, “per sfogo o per trovare piccoli spazi di pubblicità, si cimenta con il tiro al bersaglio a professionisti e personaggi pubblici. Mi lascia profonda amarezza. Quando poi a insultare sono esponenti politici locali l’amarezza si trasforma in indignazione”. 

Sarebbe in arrivo pure la querela

Il suo sfogo è stato supportato da Giuseppe Cruciani che dalla sua “Zanzara” così si è rivolto ai tifosi anti-D’Amico e Sky: “È vero che a Napoli va di moda il “pezzotto” (il decoder tarocco ndr), anzi è stato proprio creato a Napoli, ma minacciare di disdire l’abbonamento Sky… Il problema è Napoli in rivolta contro la frase di una conduttrice, in quale città le istituzioni si smuovono per una cosa del genere? Qual è il problema, vi ha dato dei cornuti? Dei poveracci? Dei criminali?”.

Parole, le sue e quelle di lady Buffon, che non hanno certo fermato l’avvocato napoletano Angelo Pisani, che incaricato da un gruppo di tifosi ha annunciato una querela per la D’Amico e, in solido, per Sky Sport, né il comico di “Made in Sud” Peppe Iodice. Ha ironicamente ringraziato la conduttrice “dicendosi mortificato per il fatto che a Napoli non ci siano più i negozi di triccheballacche” e proponendo di riaprirli “per consentirci di andare sotto gli alberghi degli avversari, come piace a noi”.