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Si aggrava la posizione di Cristiano Ronaldo nel caso di frode fiscale in Spagna che nelle prossime settimane potrebbe costargli il rinvio a giudizio da parte della donna giudice istruttore del tribunale di Pozuelo de Alarcon.

Secondo El Mundo, nuovi documenti diffusi da Football Leaks mostrano che l'attaccante portoghese del Real Madrid utilizzò una holding in Lussemburgo e un fondo fiduciario nel paradiso fiscale dell'isola di Jersey, sulla Manica, per eludere il fisco iberico dal 2015, quindi anche oltre il periodo 2011-2014 al centro dell'indagine.

In questo caso sarebbero stati occultati investimenti in campo turistico e la nuova accusa verrebbe ad aggiungersi a quella per una frode fiscale di 14,7 milioni di euro tra il 2011 e il 2014 in cui Ronaldo avrebbe simulato di cedere i propri diritti d'immagine alla Tollin Associates LTD, società delle Isole Vergini Britanniche.

A sua volta quest'ultima avrebbe ceduto i diritti alla irlandese Multisport & Immagine Management LTD, fornendo così uno "schermo" per nascondere al fisco spagnolo i redditi dai diritti d'immagine dell'attaccante.

Le nuove rivelazioni di Football Leaks

Ora dai nuovi documenti di Football Leaks emergerebbe che da tre anni la CRS Holding lussemburghese amministra le quote di Ronaldo negli investimenti in campo turistico di un trust di Jersey. Il nome del 33enne di Funchal non compare in nessun documento pubblico delle due società, in cui si fa invece riferimento a un'intermediatrice, la Private Trustees, dalle cui carte emerge che l'unico beneficiario degli investimenti era proprio il cinque volte Pallone d'Oro. L'Agenzia tributaria spagnola dovrà accertare se a partire dal 2015 i redditi da questi investimenti siano stati dichiarati interamente al fisco.

Il Pallone d'Oro pronto al patteggiamento

Gli investimenti di Ronaldo in campo turistico erano finiti sotto i riflettori a febbraio, quando si era appreso che partecipava al progetto per un nuovo hotel da costruire a Madrid, nella ex Casa del Libro sulla centralissima Gran Via. Stando a quanto scrive El Mundo, l'attaccante del Real, che ha lamentato il trattamento più morbido riservato a Lionel Messi in un analogo caso di frode fiscale, sarebbe pronto a patteggiare. In particolare si dichiarerebbe colpevole per le accuse relative agli anni dal 2011 al 2013 e verserebbe 30 milioni al fisco in cambio del ritiro delle accuse per il 2014. In questo modo eviterebbe il rischio di finire in carcere, ma la Procura non ha ancora accettato un accordo in questo senso.