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Bruttissimo incidente per Max Biaggi. Il pilota romano è caduto rovinosamente in pista a Latina durante le prove di una gara di Supermoto. L'ex campione del mondo in 250 e Superbike è stato trasportato in eliambulanza all'ospedale San Camillo di Roma per un trauma toracico. E' stato ricoverato in codice rosso.

Il pilota romano "è vigile e orientato" 

Max Biaggi "è vigile e orientato e lamenta un forte dolore intercostale". Ora i sanitari stanno procedendo con gli accertamenti diagnostici del caso, a partire dalla Tac, ma da quanto filtra le condizioni del pilota romano non sarebbero gravi. 

Chi è Massimiliano 'Max' Biaggi

Nato il 26 giugno 1971, Massimiliano Biaggi detto Max, come si legge su Wikipedia, è stato quattro volte campione del mondo nella classe 250 (consecutivamente dal 1994 al 1997) e due volte campione mondiale Superbike (2010 e 2012). Detiene il primato assoluto di titoli conquistati nella 250 (primato detenuto assieme al britannico Phil Read), e con gli allori conseguiti nelle derivate di serie, è stato il primo italiano a trionfare in questa categoria; l'importanza di queste ultime affermazioni consiste inoltre nell'eccezionalità del riuscire a vincere un campionato mondiale sia con motociclette prototipo, sia con le derivate dalla produzione (risultato ottenuto in precedenza solo dallo statunitense John Kocinski).

Debutta in 125cc a 18 anni con una caduta

Come si legge su sito ufficiale di Max Biaggi, il debutto del pilota romano è avvenuto in 125 a 18 anni. "Era il 1989, Max aveva 18 anni, ed ha corso la sua prima gara a Magione nel campionato Italiano Sport Production classe 125cc, con la Honda. Caduto. "Io da qualche anno ho smesso di seguirlo, ho una bambina piccola e non posso stare in giro per il mondo," racconta l'amico del cuore Daniele, "ma fino ai primi anni del mondiale ho visto tutte le sue gare: il primo anno di Sport Production era sempre per terra. Era irruente, per niente calcolatore. Però quando arrivava, arrivava bene".

Nel 1990 nasce la 'stella' di Max Biaggi

L’anno successivo, il 1990, è stata tutta un’altra storia. Maurizio Vitali, un meccanico "vero" di Roma, che negli anni successivi è diventato il capo meccanico di Garry McCoy nel mondiale 125, ha contattato Pietro Biaggi e ne ha preso il posto in pista a livello tecnico. "Ci chiamavano quelli della Uno col carrello", sorride Maurizio al ricordo. "Tutti gli altri avevano camper e furgoni, Max si doveva cambiare in macchina. Ma ha vinto sei gare su sette e alla fine non rideva più nessuno".

Si era fatto notare Max e quella prima stagione fantastica, seppur a livello di moto di produzione elaborate, gli è valsa la possibilità di partecipare al campionato Italiano in prova unica a Vallelunga, la pista del suo destino. Il suo primo affaccio nel mondo dei "grandi".