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AGI – “Madeline McIntosh, una delle figure più potenti dell’editoria di libri americana, si è dimessa da amministratore delegato di Penguin Random House” America. Ad annunciarlo è il New York Times secondo cui il più grande editore di libri del paese sta vivendo “un momento di grande turbolenza”, specie dopo che Markus Dohle, l’amministratore delegato di Penguin Random House e anche il capo della McIntosh, s’è dimesso dal suo incarico a dicembre, forse anche in seguito alla mancata acquisizione della Simon & Schuster, grande casa editrice rivale, dopo che il governo ha eccepito sul rischio di posizione dominante nel settore rivolgendosi all’Antitrust.

Però il fallimento dell’accordo “è costato a Penguin Random House una penale di 200 milioni di dollari”, segnala il Times, oltre a un’enorme serie di spese legali mentre proprio Dohle era il supervisore dell’acquisizione.

Madeline McIntosh era a capo di Penguin Random House US dal 2018 e in precedenza ha ricoperto diversi ruoli presso l’azienda, in cui è entrata per la prima volta quasi 30 anni fa. Ha anche lavorato brevemente in Amazon. McIntosh ha tuttavia negato che il fallimento della fusione abbia influenzato la sua decisione di dimettersi, ma che dopo quella infelice conclusione s’è sentita pronta per intraprendere una nuova fase della carriera: “È davvero un buon punto di svolta per l’azienda così come per me“, ha dichiarato, e “con questa prova alle spalle, una nuova leadership in arrivo, è un buon momento per tutti noi per poterci orientare meglio con uno sguardo al futuro”.

In ogni caso, sottolinea il quotidiano, la società aveva già rivelato “d’aver perso quote di mercato negli ultimi anni” e sperava che “l’acquisizione di Simon & Schuster potesse aiutare a recuperare parte del terreno perduto. Sfumato l’affare, Penguin Random House dovrà ora trovare un altro modo per crescere”.

L’azienda rimane una grande potenza nel settore dei libri, pubblica acclamati romanzieri come Kazuo Ishiguro e Colson Whitehead, autori commerciali di successo come Dan Brown e EL James, e classici per bambini come Eric Carle e Dr. Seuss. E questo mese il libro di memorie del principe Harry, “Spare”, ha venduto più di 1,43 milioni di copie negli Usa, in Canada e in Gran Bretagna nel suo primo giorno, prevendite incluse.

”Ma poco dopo l’uscita del libro, un altro dirigente di lunga data ha detto che avrebbe lasciato l’azienda. Gina Centrello, presidente di Random House, la divisione che ha pubblicato ‘Spare’, ha annunciato che si sarebbe ritirata”, ha puntualizzato il Times. C’è una qualche relazione? Quanto a McIntosh, negli anni “ha supervisionato alcuni cambiamenti impopolari, tra cui la fusione di divisioni editoriali e la chiusura di marchi, cacciando alcuni influenti editori noti come coloro che dettano le mode”.