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Nella collezione del castello di Valencay, nella valle della Loira, è stato ritrovato un ritratto che potrebbe rappresentare Nicolò Machiavelli ed esser stato realizzato niente di meno che da Leonardo da Vinci. L’opera deve essere sottoposta ad ulteriori approfondimenti, ha dichiarato la direttrice del castello, ma e’ ovvio che l’ipotesi fa sognare.

Il quadro rappresenta un gentiluomo, con la barba, calvo, l’aspetto grave e l’età incerta. Se l’ipotesi fosse confermata, sarebbe la prova che ci fu davvero un incontro tra il poliedrico genio rinascimentale e il filosofo italiano.

Del quadro si trovano numerose citazioni negli archivi del castello, che appartenne anche al principe di Talleyrand, appassionato d’arte e fortunato collezionista. Se ne parla in particolare, in una nota redatta nel 1874: il riferimento è a un ritratto, realizzato su un legno di 55 per 42 cm, che sarebbe stato realizzato dal genio italiano e raffigurante l’autore de ‘Il Principe’. Lo scritto porta la firma dell’allora amministratore del castello che, a quei tempi, apparteneva proprio al principe, abilissimo diplomatico.

Ma i dubbi rimangono. Anne Geraldot – direttrice dell’archivio provinciale del dipartimento francese dell’Indre – a maggio aveva parlato della scoperta con un giornale locale, Cahiers de Valencay: “Il fatto che gli archivi lo dicono non significa che sia per forza vero”. Potrebbe essere che, nel corso dei secoli, quella che era solo un’ipotesi sia diventata una certezza. Anche perché, secondo l’esperta, l’uomo raffigurato assomiglia molto più alla rappresentazioni conosciute di Montaigne che a quelle di Machiavelli. Inoltre, come ha raccontato ancora Géraldot al settimanale Le Point, “la tavola di legno sulla quale è stato realizzato il ritratto è troppo regolare” per poter risalire all’età rinascimentale. E’ anche vero che il quadro nel 1860 fu inviato a Berlino per un restauro e questo potrebbe averne alterato l’aspetto originale. Insomma gli indizi per continuare a sognare ci sono tutti.