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Prende forma il "museo del Fascismo" che sorgerà a Predappio, città natale di Benito Mussolini. Con una mostra allestita nella Casa Natale Mussolini, è stato inaugurato nel primo pomeriggio di venerdì a Predappio il progetto per l'allestimento museografico nella Ex Casa del Fascio e dell'Ospitalità. Nessuna contestazione all'evento, seguito da un incontro al Teatro Comunale nel corso del quale è toccato a Marcello Flores – coordinatore del Comitato Scientifico – illustrare le linee culturali e le caratteristiche del progetto. Presente tra gli altri Giorgio Frassineti, sindaco Pd del Comune di Predappio e presidente dell'Unione dei Comuni Romagna Forlivese.

Negli ultimi anni a Predappio – città integralmente ricostruita negli anni '30 e pensata, anche dal punto di vista architettonico, per celebrare il mito fascista – è maturata l'idea di costruire, in un edificio monumentale di notevole valore simbolico come l'Ex Casa del Fascio, un grande centro internazionale di ricerca storica, spiega il comune, rivolto allo studio ed alla diffusione della conoscenza sulle dittature e sui totalitarismi che hanno caratterizzato il 900, all'interno del quale troverà spazio anche un'esposizione storica sul fascismo, destinata a svolgere una significativa opera di informazione culturale sul periodo fra le due guerre in Italia. 

La punta di diamante di un progetto europeo

Il Museo del Fascismo è destinato a diventare il fiore all'occhiello del progetto Atrium, dedicato alla valorizzazione dei lasciti architettonici dei regimi dittatoriali europei, sia "rossi" che "neri". Hanno aderito all'iniziativa(Italia, Slovenia, Bulgaria, Ungheria, Slovacchia, Romania, Croazia, Albania, Bosnia-Erzegovina, Serbia e Grecia. Presidente del progetto è Elisa Giovannetti, assessore alla Cultura del comune di Forlì. "Il messaggio che vogliamo che passi è che il patrimonio artistico del '900 ha lo stesso valore di quello di altre epoche, ma viene sottovalutato", aveva spiegato all'Agi Giovannetti, "è importante iniziare a pensarci e a tutelarlo, ora che sono passati più di 70 anni". "La nostra è una condanna assoluta al fascismo", aveva invece sottolineato ai nostri microfoni Frassineti, ai tempi della polemica innescata dal New Yorker, "chi pensa che il paese di nascita di Benito Mussolini sia preso d'assalto dai nostalgici del duce sbaglia di grosso. La nostra città è visitata da scuole, da appassionati di storia. Ci sono anche i fanatici del regime ma sono la minoranza", assicura il primo cittadino che sulla legge Fiano aveva mostrato perplessità perché "un conto è vietare i gadget e un conto è vietare la storia".

Il progetto di questo percorso museografico viene presentato nella mostra allestita fino al 5 novembre 2018 nella Casa Natale Mussolini di via Varano Costa: fino al 24 dicembre sarà aperta nelle giornate di sabato, domenica e festivi (tutti i giorni dal 26 dicembre al 7 gennaio, escluso il 1 ), dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00. Dopo la chiusura invernale (dall'8 gennaio al 23 marzo 2018) riaprirà i battenti il 24 marzo, fino al 5 novembre.