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AGI – La Svizzera distruggerà 10 milioni e 300 mila dosi di vaccino anti-Covid Moderna scadute mercoledì scorso. Lo ha annunciato il Ministero della Salute svizzero, precisando di non avere altra scelta.

Il costo delle dosi da distruggere ammonta a 280 milioni di franchi svizzeri, equivalenti a 294 milioni di euro.

Al momento, altri 2 milioni e mezzo di dosi sono ancora stoccati in un centro dell’esercito elvetico e 7 milioni e 800 mila si trovano in un deposito nel Belgio.

Lo ha precisato il Ministero, sottolineando che la sua strategia di approvvigionamento dei vaccini è consistita sin dall’inizio nell’ordinare più dosi del necessario per gli 8 milioni e 700 mila abitanti del Paese, chiedendo vaccini a laboratori diversi per evitare il rischio di dipendere da un solo prodotto che avrebbe potuto rivelarsi inefficace e per scongiurare eventuali problemi di spedizioni o di contratti non rispettati.

A giugno scorso, il sito Swissinfo news aveva stimato che il Paese disponesse di una eccedenza di 38 milioni di dosi di differenti vaccini anti-Covid, con scadenza prima della fine di quest’anno.

Il Ministero ha riferito che circa 3,5 milioni di dosi del nuovo Moderna saranno disponibili per il mese entrante, quando la Svizzera lancerà la prossima campagna vaccinale.

Nel Paese elvetico i decessi collegati al Covid sono stati 13.556 da inizio pandemia, mentre il tasso di vaccinazione ha raggiunto circa il 70%.