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Non ci sono evidenze scientifiche a sostegno dell’efficacia o dell’utilità dell’assunzione dell’idrossiclorochina in via preventiva, cioè dell’uso che ne starebbe facendo da più di dieci giorni il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Anzi: si registrano numerosi e pesanti effetti collaterali.

Lo ribadiscono all’AGI sia il farmacologo Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, che il virologo Fabrizio Pregliasco, docente dell’Università degli Studi di Milano.

“L’idrossiclorochina è un farmaco usato come anti-malarico – spiega Garattini – che impedisce al parassita responsabile della malattia di attaccare l’organismo. Ma è anche usato contro malattie autoimmuni, come il lupus eritematoso sistemico e l’artrite reumatoide”. Tuttavia, da qualche mese si sta cercando di capire se possa essere d’aiuto contro il nuovo coronavirus.

“Si è iniziato quindi a studiarne gli effetti nei pazienti Covid-19, inizialmente con risultati abbastanza incoraggianti”, riferisce Pregliasco. “Dati positivi sono stati segnalati quando il farmaco viene somministrato nelle fasi iniziali della malattia, ma nulla di eclatante”, aggiunge.

Poi la bocciatura da parte di due studi, uno americano e l’altro cinese. “In entrambi gli studi non sono stati evidenziate prove dell’efficacia del farmaco nei pazienti con Covid-19”, dice Garattini. “Anzi sono stati segnalati molti effetti collaterali. In particolare, sono stati rilevati problemi cardiaci molto pericolosi che di fatto ne scoraggiano l’uso”, aggiunge, sottolineando che “siamo ancora in attesa dei risultati degli studi italiani”.

Se le evidenze sull’efficacia dell’idrossiclorochina sui malati di Covid-19 sono più che altro negative e contrastanti, nessun dato abbiamo per quanto riguarda l’assunzione in via preventiva del farmaco. “E’ un’ipotesi interessante, ma non abbiamo indicazioni in tal senso”, dice Pregliasco.

Più duro Garattini: “Capisco che nella disperazione si cerca di provarle tutte, ma sarei cauto sull’uso preventivo di un farmaco che sappiamo avere pesanti effetti collaterali”, dice. “Anzi trovo quello che sta facendo il presidente Trump pericoloso: si lancia alla popolazione un messaggio sbagliato che può avere ripercussioni sulla loro salute”, aggiunge Garattini. Dal canto suo l’Agenzia italiana del farmaco ha dato di recente il via libera a uno studio multicentrico e multinazionale sull’assunzione dell’idrossiclorochina in via preventiva. “Un conto però è assumere il farmaco in studi clinici controllati, un altro è assumerlo di testa propria”, precisa Garattini. “Bisogna stare molto attenti”, conclude.