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Ambienti di vita assistiti e tecnologie a sostegno della qualità di vita e assistenza alla persona anziana: innovazione tecnologica e applicazioni digitali sono gli  strumenti strategici per affrontare la sfida della sostenibilità del sistema sanitario nazionale. 

In Italia, complice anche l’invecchiamento della popolazione,  la spesa sanitaria, in termini nominali, cresce: dai 143,6 miliardi di euro del 2013 si è arrivati ai 149,5 miliardi del 2016. Gli indicatori mostrano che, tra i fattori che incidono in modo rilevante sull’equilibrio del sistema, c’è il cronicizzarsi di alcune patologie, conseguenza dell’invecchiamento demografico e della lunga sopravvivenza.

Ed è una situazione destinata a complicarsi: se infatti gli italiani sopra i 65 anni sono 13,4 milioni (il 22% della popolazione), 8 su 10 soffrono di patologie croniche. Di questi, 4 sono affetti da almeno due patologie e 3 ne presentano una grave: percentuali decisamente superiori alla media e che fanno sì che il costo sanitario di un over 65 sia circa 4 volte superiore a quello di un under 65.

Inoltre, il tasso di riospedalizzazione delle persone anziane, in Italia, si aggira attorno al 20%. Nel 2045 gli ultra sessantacinquenni passeranno dall’essere l’attuale 22% al 32,5% della popolazione con un costo medio pro capite della spesa sanitaria specifica che salirà dall’attuale 2,8 al 3,5%.  Il sostegno alla “vita quotidiana” degli anziani che ancora possono restare nella propria abitazione è un intervento di prevenzione e quindi produrrà, per il futuro, un risparmio.

Cosa vedremo a Exposanità

Sarà presentato ad Exposanià – mostra internazionale dedicata alla sanità e all’assistenza, in calendario dal 18 al 21 aprile a Bologna, giunta alla sua 21esima edizione (in contemporanea, il 20 e 21 aprile,  con Cosmofarma), –  il progetto speciale Habitat. Coordinato da CIRI-ICT, Centro di Ricerca Industriale dell’Università di Bologna e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, Habitat ha come obiettivo lo studio di una piattaforma che consenta di far dialogare gli oggetti di uso quotidiano mediante l’uso delle tecnologie dell’Internet of Things (IoT) come la radio-frequenza, wearable electronics, wireless sensor networks e l’intelligenza artificiale.

Lo scopo è garantire un continuo e affidabile monitoraggio dei comportamenti quotidiani dei soggetti in fragilità, come  le persone anziane, che  saranno connesse con la rete dei servizi socio sanitari e con le figure di riferimento familiare. Le soluzioni tecnologiche individuate sono a basso consumo energetico e non invasive. Ad Exposanità sarà possibile vedere e provare le potenzialità di questa piattaforma.

Le 5 innovazioni in mostra

My Doro Manager: consente da remoto di 'controllare' il dispositivo del 'senior', e in particolare di configurare i numeri da chiamare in caso di emergenza, abbassare o alzare la suoneria, verificare lo stato della batteria. Con Doro connect & care – messa in atto da Doro, azienda leader a livello mondiale nel settore della telefonia semplificata –   invece, si crea una vera e propria rete tra persone autorizzate, all'interno della quale il senior può chiedere aiuto, per esempio, per fare la spesa o per andare a una visita medica. azienda leader a livello mondiale nel settore della telefonia semplificata

CollegaMENTI:  è un progetto innovativo sviluppato da Cba Group, azienda informatica trentina con sede a Rovereto fondata nel 1974 ( 9 milioni di fatturato, 130 dipendenti, leader nel campo dell'informatizzazione dei processi delle Rsa). Partito due anni fa, conta di diventare operativo tra meno di un anno: l'obiettivo è creare una rete virtuale tra i 3 protagonisti principali (anziani, operatori, familiari), per farli comunicare tra loro. Sulla piattaforma“CollegaMENTI” verranno aggiornati il profilo dell'anziano, il suo stato di salute ma anche sociale, in modo da permettere a tutti i soggetti coinvolti di interagire, e ai parenti di tenersi informati sulla vita del proprio caro grazie a informazioni che arrivano direttamente sullo smartphone. Le app, assieme ad altre soluzioni tecnologiche permetteranno anche di tenersi in stretto contatto con l'anziano, perfino tramite videoconferenza, mantenendo un legame anche quando si è distanti fisicamente.

App Storygram:  è questa una vera e propria 'chicca' in CollegaMENTI, pensata soprattutto per quei 'nonni' affetti da demenza senile, una patologia purtroppo sempre più diffusa: si tratta di una  app  che non a caso richiama nel nome il più famoso social di foto, e che realizza l'album dei ricordi digitale dell'ospite. Qui vengono raccolti foto e racconti caricati o condivisi sui social da familiari e dalla comunità: una sorta di diario virtuale che compone la vita dell'anziano così da recuperare contatti e storie comuni che andrebbero dimenticate. 

WiMonitor:  sempre da Rovereto arriva WiMonitor, giovanissima startup innovativa nata nel 2017, con l'idea di sfruttare la tecnologia a vantaggio dell'assistenza, in modo da favorire l'indipendenza delle persone e la domiciliarità.

Tre i prodotti di punta che saranno presentati al salone:

  • WiMBeds, adatto per strutture e ospedali in cui il personale di assistenza abbia la necessità di essere tempestivamente avvisato, via telefono, se un particolare ospite ha abbandonato il letto. 
  • Il sistema WiMHome invece permette di monitorare continuamente un ambiente domestico, fornendo informazioni sulla regolarità delle attività in casa della persona anziana e segnalando tempestivamente le anomalie (caduta, chiamata di soccorso, abbandono letto, fuga da appartamento…). Il sistema si basa su tecnologia wireless, così da minimizzare l'invasività dell'installazione. Tramite l'impiego di piccoli sensori ambientali e personali si possono distinguere profili regolari da quelli irregolari, oltre a ricevere le tempestive segnalazioni di allarme. Tutte le segnalazioni critiche sono inviate al destinatario (parente o assistente) tramite chiamata telefonica: è possibile, inoltre, grazie l'applicazione web, avere accesso al monitoraggio continuo e ai dettagli di tutti gli eventi che si verificano. Il sistema è particolarmente indicato per persone anziane che necessitano di essere supervisionate.
  • WiMDoor, adatto a strutture residenziali e privati che abbiano la necessità di minimizzare i rischi di fuga delle persone assistite. Il sistema permette, infatti, di segnalare tempestivamente un allarme quando la persona monitorata si avvicina o oltrepassa una soglia (porta o varco) stabilita. Il sistema è composto da una centralina di prossimità (una per ogni varco monitorato) e da uno o più braccialetti di identificazione (di cui esiste anche la versione con cinturino "non rimovibile").

Sensor-Care: Neuranix, di Treviso, presenta SENSOR-CARE che consente all'anziano di mantenere la propria indipendenza il più a lungo possibile.  Il sistema opera in modo discreto, nel pieno rispetto della privacy – non utilizzando telecamere o microfoni – offrendo informazioni tempestive e continue 24 ore su 24. Il monitoraggio costante è in grado di individuare le possibili situazioni anomale, come l’alterazione dei ritmi di alimentazione, dell'igiene personale, del rapporto sonno/veglia, l’irregolarità delle attività quotidiane etc. Le informazioni, elaborate in tempo reale, segnalano automaticamente – attraverso sms, email e notifiche eventuali anomalie rispetto ad attività e abitudini quotidiane consolidate nonché, con l’aggiunta di altri sensori opzionali, di eventi quali la presenza di gas, fumo o acqua.

In Francia un euro al giorno per l'assistenza da casa

E mentre nelle case degli italiani non sono ancora entrate soluzioni quali quelle proposte dalla robotica, il telemonitoraggio, la teleassistenza, in Francia, al costo di un solo euro al giorno a carico dell’utente, esiste un servizio pubblico di teleassistenza e di intervento sanitario che consente alle persone anziane e malate di starsene a casa e ricorrere all’aiuto solo quando serve e se serve. La personalizzazione delle risposte terapeutiche e riabilitative viene comunque riconosciuta come la strada per affrontare l’invecchiamento della popolazione, una strada che passa attraverso una rivoluzione culturale e politica sostenuta dall’avvento delle nuove tecnologie.In Europa oltre il 90% degli over 65 vive a casa ma, sempre più spesso, in solitudine. Infatti, nella fascia dai 65 agli 80 anni, oltre il 30% degli anziani vive da solo e, superati gli 80, tale percentuale è prossima al 50%.