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Per combattere la resistenza agli antibiotici e scoprire nuovi, ipermoderni, farmaci anti-microbici in grado di curare le infezioni, gli scienziati stanno tornando al Medio Evo. Letteralmente. Un team di ricercatori dell'università della Pennsylvania specializzati in microbiologia, parassitologia, chimica e farmacia medievale, infatti, sta cercando nei trattati di medicina dei Secoli bui un'illuminazione per rispondere alla crisi dei medicinali.

Una resistenza che uccide 700mila persone all'anno

La resistenza agli antibiotici, frutto di un abuso di questi farmaci, rende necessaria la creazione di nuovi medicinali in grado di superare il blocco e di curare le malattie. Tuttavia, la ricerca è a un punto di stallo, e le conseguenze sono pesantissime: attualmente circa 700mila persone ogni anno muoiono per infezioni resistenti ai farmaci. E se la situazione non cambierà, entro il 2050 le vittime saranno 10 milioni.

Un database di farmaci antichi

L'obiettivo del team di scienziati, secondo quanto riferito dalla Cnn, è quello di studiare le prescrizioni mediche medievali, di individuare gli ingredienti e i principi attivi utilizzati nel passato e catalogarli in un database. La speranza è che sulla base di queste conoscenze e grazie alle moderne tecnologie si possano creare in laboratorio nuovi e più efficaci antibiotici.

Da vino, aglio e bile di bue un potente antimicrobico

Intanto, la ricerca degli scienziati ha già prodotto il primo risultato: replicando la ricetta del 'balsamo per occhi' contenuto nel "Bald's Leechbook" (un antico testo inglese di medicina sull'uso delle sanguisughe risalente al nono secolo), il team ha ricreato un composto che si è rivelato essere un potente agente antistafilococcico. Per metterlo a punto, Bald raccomandava di mescolare vino, aglio e bile di bue e poi lasciarli a riposare in un contenitore di ottone per 9 notti.

Il Nobel che arriva dalla medicina cinese

I ricercatori dell'università della Pennsylvania non sono i primi a tornare al passato per affrontare le moderne sfide. Il premio Nobel per la medicina 2015, la chimica Tu Youyou, ha creato un potente anti-malarico partendo dall'artemisia annuale, una pianta erbacea molto utilizzata nella medicina tradizionale cinese.