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Dopo la puntata di Report dedicata al vaccino contro il papilloma virus (Hpv) c'è chi a caldo si è schierato contro la trasmissione di Rai3, dalla ministra della Salute Beatrice Lorenzin alla comunità scientifica, e chi l'ha difesa, come Beppe Grillo che in rete ha lanciato l'appello #IoStoConReport.

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Intanto, il conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, ha affidato a una lettera al Corriere della Sera le sue scuse per non essere stato chiaro:

Tutto questo è stato inteso come un servizio contro i vaccini obbligatori. Se è stato compreso in questo modo, prestando di conseguenza il fianco a strumentalizzazioni, significa che non sono stato sufficientemente chiaro. Di questo mi assumo ogni responsabilità, e anticipo attraverso il suo giornale l'intenzione di fornire ogni chiarimento ai telespettatori nella prossima puntata di Report. Ci tengo a ribadire l'importanza delle vaccinazioni obbligatorie e quelle consigliate anche perché ho sempre fatto vaccinare i miei figli.


"Chiudere Report non serve a niente. Serve vaccinarsi"

Non ci uniamo al coro di chi vorrebbe chiudere Report, il settimanale della Rai al centro delle polemiche per le sue discutibili inchieste, ultima quella sulla presunta pericolosità dei vaccini. Non perché concordiamo con la folla tesi presentata nella puntata (il vaccino per il papilloma virus è dannoso), ma perché riconosciamo a qualsiasi collega il diritto di sostenere ciò che vuole (certo, sulla Rai servizio pubblico qualche cautela in più non guasterebbe, visto che paghiamo anche noi). Quella di Report in realtà non è un'informazione falsa, è semplicemente vigliacca, basta saperlo e scegliere se cambiare canale. Vigliacca perché  presenta iun fatto vero come se fosse il fatto e non un suo spicchio, spesso insignificante… La verità è che vivere – e curarsi – fa male, ma è meglio che morire.

Alessandro Sallusti, Il Giornale 


"Non si gioca coi vaccini"

Si dice che l'Italia ha 60 milioni di allenatori di calcio. A navigare in internet in queste ore si potrebbe concludere che gli scienziati siano appena un po' meno. E che, come i primi, spesso si lascino guidare dal tifo più che dalla perizia. Però il calcio è un gioco (o almeno dovrebbe esserlo), la scienza no

Danilo Paolini, Avvenire


"Chi fa la guerra ai vaccini è peggio dell'Isis"

E' stato un atto di vilipendio alla scienza, un intollerabile discredito della ricerca e un ignorante e grave caso di disinformazione. Il rigore fino a ieri incontestato della trasmissione di Rai3 "Report", conquistato negli anni di Milena Gabanelli, è stato disintegrato dal suo successore in un servizio di 23 minuti, polverizzato da un titolo "Effetti indesiderati", che ha diffuso il sospetto di reazioni avverse, ridicole riscpetto ai vantaggi, del vaccino Hpv contro il Papilloma Virus, presentato come veicolo di malattie, oltre che origine di imbrogli, sprechi e corruzione. Ma come, oggi che abbiamo il primo vaccino al mondo contro il cancro dell'utero, contro un tumore maligno provocato da un virus potenzialmente cancerogeno, il servizio pubblico della Rai, quello che dovrebbe informarci sulla sua straordinaria utilità, sul suo effetto preventivo e terapeutico, gli spara contro, e invece di incoraggiarne la diffusione nel Paese, ci insinua dubbi e perplessità parlando di farmacovigilanza carente e di effetti collaterali? Roba da non crederci.

Melania Rizzoli, Libero


"Viale Vaccini"

Nasce così un nuovo reato: il leso vaccino. E un nuovo dogma di fede: l'Immacolata Vaccinazione. Il tutto, quando si dice la combinazione, pochi giorni dopo che Report ha smascherato u conflitti d'interesse fra 'Unità e del figlio di Tiano e il costruttore Pessina. Ma davvero questi impuniti pensano di farci credere che sparano su Report per difendere i vaccini? Ma pensano che siamo tutti fessi?

Marco Travaglio, Il Fatto Quotidiano