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(AGI) – Roma, 5 ago. – Anche l’ambiente puo’ determinare il
diabete di tipo II. Non si tratta di una malattia che e’
determinata solo dalla dieta. Lo hanno scoperto alcuni
ricercatori americani dell’Istituto per la Ricerca Biomedica
dell’Universita’ Nazionale del Messico (UNAM). In un articolo
apparso sulla rivista Investigation Y Desarrollo. I medici, di
solito, spiegano il diabete di tipo II, come conseguenza di una
esagerata assunzione di cibo e la mancanza di esercizio fisico;
tuttavia, ci sono circa 50 geni che causano cambiamenti nel
DNA, noti come polimorfismi, che, quando combinati con fattori
ambientali difficili sono ad aumentato rischio di sviluppare la
malattia. “Questo non significa che tutti coloro che sono
esposti ad inquinamento abbiano il diabete, solo coloro che
sono sensibili svilupperanno i polimorfismi”, dice Ostrosky
Wegman principale autore dello studio. Ci sono sostanze note
come obesogenico e diabetogena, come pesticidi, cadmio,
sostanza chimica bisfenolo A, tra gli altri, che possono
alterare i geni. Il piu’ noto e’ l’arsenico, che proviene dalle
acque sotterranee e contamina l’acqua di falda in molte zone
del mondo, anche in Italia. Il ricercatore della UNAM, che per
20 anni ha condotto diversi studi scientifici, ha scoperto che
le persone che bevono quest’acqua sono piu’ suscettibili di
sviluppare il diabete, perche’ l’arsenico modifica l’enzima
calpain 10, che altera la secrezione di insulina da parte del
pancreas. Wegman Ostrosky ha anche dimostrato che l’arsenico
oltre ad essere un fattore diabetogeno influenza anche lo
sviluppo del cancro della pelle e alla vescica. “Noi dobbiamo
sapere quali sostanze tossiche si accumulano nell’ambiente e
evitare l’esposizione a loro “.
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