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Per il segretario del Pd “è arrivato il tempo di ricostruire”. In un colloquio con La Repubblica, Nicola Zingaretti dice che “il 2020 dovrà essere l’anno di un nuovo vocabolario civile e con politiche di vera ricostruzione”, in particolare si dovrà ricostruire “un nuovo, moderno e ambientalmente sostenibile sistema industriale per creare lavoro e benessere”.

Quindi si tratta di riattivare “vere e moderne politiche per la formazione, la ricerca, per dare autonomia e forza a una nuova generazione e con essa al paese”. Insomma, “ricostruire un sistema Italia, uno Stato più semplice, competitivo, utile, con maggiore giustizia fiscale”.

Zingaretti dice anche che è giunto il momento di dire “innanzitutto basta odio, divisioni, rancore, miopia e egoismo” lanciando cosi’ al tempo stesso una sfida agli alleati – a Luigi Di Maio e a Matteo Renzi – che sono in preda “all’ossessione dei distinguo” per ricostruire invece “politiche inclusive contro la tirannia delle disuguaglianze che condannano milioni di italiani alla marginalità”.

Secondo il segretario dem, ad esempio, sulla scuola, si tratta di dare “al più presto segnali” per “adeguare gli stipendi degli insegnanti, aumentare l’obbligo scolastico da 3 a 18 anni, concordare con i sindaci l’apertura fino alle 18 di tutti i plessi scolastici nei quartieri”.

Il punto è che “la destra si è unita dietro una leadership” e in questo momento, dice Zingaretti, “è pazzesca la fatica per far capire quanto sia urgente la ricostruzione di un campo largo della politica che sia una credibile alternativa alle destre”. Tuttavia, secondo il leader democratico, “le energie ci sono” e “sono quelle dei cittadini, delle associazioni, dei movimenti”, e di certo il riferimento è anche alla “sardine”. Ma il campo largo sono pure “gli amministratori e le forze politiche che pero’ devono far prevalere la forza del noi e non l’egoismo del particolare”.

Quindi il segretario dem fa appello “allo spirito unitario non per bontà ma per responsabilità” perché “si governa non per gestire il potere ma per metterlo al servizio delle persone”. Il primo appuntamento Zingaretti lo dà per il 13 e 14 gennaio con un seminario nell’ex monastero cistercense di San Marco Pastore a Contigliano nel reatino.

Tema della due giorni: “Oggi per un domani. Prima le persone per una nuova agenda di governo”, in pratica un conclave che raduna ministri, parlamentari, amministratori dem, in quanto lui per primo non dimentica che proprio “grazie ai cittadini sono un amministratore da 12 anni e da pochi mesi segretario di partito” quindi in forza di questa collocazione “vedo e vivo tutti i giorni la distanza che spesso c’e’ tra le aspettative delle persone e la politica”, un divario da colmare e che il Pd vuole riempire per “ricostruire intorno al lavoro, la scuola, le imprese e le famiglie una idea di società”.