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Il Movimento 5 stelle ancora all’attacco del ministro dell’Economia. Sul tavolo i presunti intrecci e conflitti d’interesse tra Tria e la sua consigliera Claudia Bugno ma anche i decreti attuativi del decreto sui rimborsi ai risparmiatori truffati dalle banche. E il decreto crescita che approderà sul tavolo del consiglio dei ministri di giovedì.

Ma è sul ‘caso Bugno’ che i pentastellati torneranno a farsi sentire. Con una interrogazione parlamentare per ottenere un “chiarimento” su eventuali “trattamenti di favore” come riportato da alcuni articoli apparsi sui giornali. Una vicenda che potrebbe essere stata affrontata anche nel faccia a faccia durato un’ora tra il presidente del Consiglio e il titolare di via XX Settembre.

L’imperativo del premier è quello di chiudere la partita sui risparmiatori, per i quali con la manovra è stato stanziato 1 miliardo e mezzo in tre anni. Ma nel Movimento 5 stelle aumenta l’irritazione per il responsabile dell’Economia, anche se – questa la linea – al momento ufficialmente c’è intenzione di chiedere le sue dimissioni. Nel Movimento 5 stelle la convinzione è che Tria stia facendo – riferiscono fonti parlamentari pentastellate – asse con l’Europa e non con il governo. Nel mirino dei giallo-verdi anche l’Ocse, contro il quale hanno lanciato l’affondo sia Di Maio (“No ad intromissioni”) che Salvini.

Quota cento non si tocca, la reazione di entrambi. Ma ancor più duro è stato il premier: “Le previsioni dell’Ocse sulla crescita italiana – scrive il Capo dell’esecutivo – sono tra le più pessimiste tra quelle sinora uscite: sottostimano completamente l’effetto positivo sul Pil delle misure espansive che abbiamo introdotto con la Legge di Bilancio. Domani a Palazzo Chigi, nel corso dell’incontro con il segretario generale dell’Ocse Gurria, avrò modo di confrontarmi con lui ribadendo il mio forte dissenso sulle sue stime, come abbiamo già fatto nella discussione tecnica avuta a Parigi lo scorso febbraio”.

“Ribadirò, inoltre, che i fondamentali dell’economia italiana restano solidi pur nel quadro di un generale rallentamento internazionale. Domani sarà l’occasione per illustrare l’attuazione della nuova fase della nostra politica economico-sociale, incentrata su un piano di investimenti e di riforme strutturali senza precedenti”, ha sottolineato Conte che domani incontrerà anche il presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker.