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Matteo Salvini condanna fermamente l'attacco missilistico in Siria condotto nella notte da Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia. "Pazzesco", un intervento "pericolosissimo" perché rischia di rinfocolare i gruppi terroristici, sentenzia il segretario leghista, che elogia – inedita 'premura' – la "misura e l'equilibrio" mostrate dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.

Ma quel che interessa il capo del partito di via Bellerio è riportare l'attenzione sulla situazione di stallo politico. "In chiave italiana" la crisi siriana "porta un'accelerazione sulla formazione del nuovo governo", scandisce, prima in collegamento con la manifestazione 'Dialoghi Eula' nel Cuneese, poi indiretta su Facebook.

E lancia una sorta di 'ultimatum' agli alleati di Forza Italia e ai dialoganti 5 stelle ai quali chiede di fermare insulti, ritirare veti e unirsi per la formazione dell'unico governo possibile, quello tra centrodestra e 5 stelle.

"C'è una vita reale che dice 'Fate in fretta'. Basta, io sono ai limiti della pazienza, o si va avanti e si lavora o si costruisce, o tanto vale tornare dagli italiani con un voto chiaro: basta dire 'Se ci sono io, non c'è lui", dice a FI e M5s, a Luigi Di Maio e Silvio Berlusconi.

"Faccio un appello: smettetela con gli insulti a vicenda, con le ripicche, i veti, i bisticci, le polemiche: così non se ne esce. Se ciascuno fa un passo a lato, si costruisce, si lavora. Continuo a mantenere un atteggiamento zen, sereno, costruttivo, pacifico e di buon senso. Non capisco le polemiche e gli insulti".

"Non capisco Di Battista e non capisco Berlusconi: si mettono sullo stesso piano", aggiunge poi con riferimento alle nuove critiche del presidente di Fi al M5s e all'attacco sferrato ieri da Alessandro Di Battista che lo ha accusato di seguire il Cavaliere "come Dudù".

"Fino a che qualcuno, come il mio alleato Berlusconi o Di Battista, usa l'insulto non se ne esce. Il centrodestra ha il dovere di governare e ascoltare i secondi arrivati che sono i 5 stelle", insiste.

Bisogna rispettare il voto degli italiani, "essere riconoscenti nei confronti degli italiani e della democrazia: non esistono politici pericolosi o italiani pericolosi", sostiene, criticando quindi indirettamente il Cavaliere che è tornato a definire il M5s un "pericolo per la democrazia". Il 'capitano' leghista ribadisce infine che non è disposto ad alcun governo con il Pd e chiarisce la sua contrarietà a un eventuale esecutivo di larghe intese.

"Qualcuno, come Pd e Forza Italia, sogna i 'governoni' con tutti, alla Monti. Gli italiani hanno chiesto qualcosa di diverso", sottolinea. "Io sono pronto a guidare questo Paese: sarebbe per me un onore, darei tutto per portare questo Paese a essere quello che merita, a dare un futuro ai nostri figli in Italia e non all'estero. Sono pronto, sperando che gli altri esercitino lo stesso buonsenso e spirito costruttivo", conclude.

"Qualcuno un segnale nei prossimi giorni lo può dare: io ci metto l'anima", esorta invitando poi i molisani e i friulani a "dare un segnale" votando Lega alle regionali del 22 e del 29 aprile.  mentre domenica ha in agenda un appuntamento elettorale a Trieste.