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(AGI) – CdV, 18 dic. – "Apritemi le porte della Giustizia!". Ha pronunciato per la quarta volta quest'ordine Papa Francesco prima di spingere la porta a vetri della Mensa "San Giovanni Paolo II" attigua all'Ostello "Don Luigi Di Liegro" alla Stazione Termini di Roma. La prima Porta Santa del Giubileo della Miserocordia il Papa ha potuto aprirla il 29 novembre a Bangui in Centrafrica, poi l'8 dicembre ha compiuto lo stesso gesto a San Pietro e il 13 dcembre a San Giovanni in Laterano. E' stato lo stesso Francesco a definire "Porta Santa della Carita'" quella aperta oggi, che e' sormontata da un mosaico realizzato dal suo confratello gesuita padre Mark Rupnik, che riproduce l'icona del Buon Pastore che e' il logo del Giubileo Straordinario. Francesco ha poi varcato l'ingresso della Mensa "San Giovanni Paolo II" dove e' proseguito il rito iniziato all'esterno, cioe' nell'atrio laterale della Stazione Termini. Il Papa e' stato seguito dai concelebranti che sono il direttore della Caritas diocesana, monsignor Enrico Feroci, e due sacerdoti suoi collaboratori. Le letture della messa sono state affidate a due ospiti dell'Ostello "Di Liegro". Assistono alla celebrazione 200 ospiti della struttura.
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(AGI) – CdV, 18 dic. – “Sconcerto e amarezza”. Sono questi i sentimenti espressi dall’assemblea dei giornalisti della agenzia missionaria Misna per l’annuncio della chiusura della testata, prevista il 31 dicembre prossimo e decisa dall’editore che e’ il coordinamento degli Istituti Missionari. Fondata nel dicembre del 1997 dal padre comboniano Giulio Albanese, Misna ha raccontato per 18 anni le “periferie” del mondo tanto care a Papa Francesco. “La redazione, con i collaboratori e i traduttori – si legge in un comunicato, pubblicato sul sito web di Misna e trasmesso anche dalla Radio Vaticana – e’ sconcertata per un grave errore, compiuto in un momento piu’ che mai delicato per l’informazione da e con i Sud del mondo”. Il sindacato dei giornalisti chiede un sussulto di orgoglio ai padri missionari e l’intervento della Conferenza Episcopale Italiana per far si’ che non si spenga quella che per molti rappresenta la voce degli ultimi”.
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(AGI) – Bruxelles, 18 dic. – Lo schema di redistribuzione dei profughi da Italia e Grecia non funziona: secondo il presidente del Consiglio Matteo Renzi, “i numeri della relocation sono inaccettabili”. Come ha sottolineato al termine del vertice Ue a Bruxelles, “l’Italia sta facendo la sua parte e l’Europa no”. In particolare, “siamo al 50% degli hotspot e allo 0,2% delle relocation”. E non e’ neanche vero, come si e’ detto in Europa, che i numeri bassi dipendano dalla nazionalita’ dei richiedenti asilo che giungono in Italia, che non rientrerebbero fra quelle che ne hanno diritto (siriani ed eritrei): “ci sono 20 mila eritrei in Italia”, ha detto Renzi. L’Italia ha poi chiesto che anche gli afghani vengano considerati meritevoli di protezione internazionali: “sostenere che l’Afghanistan e’ un paese tranquillo ci pare un errore, abbiamo punti di vista diversi su questo, per esempio con la Germania”, ha aggiunto
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Londra - La Gran Bretagna ha sepolto un pezzo importante della sua storia industriale e politica con la chiusura dell'ultima miniera di carbone sotterranea, quella di Kellingley nel Nord dello Yorkshire. Con l'ultimo turno di lavoro dei pochi minatori rimasti, 450 in tutto, si e' detto addio all'ultima "coal mine" con pozzi estrattivi della Gran Bretagna. Si tratta di un impianto dove dal 1965 a oggi sono stati estratti milioni di tonnellate di carbone e che negli anni '80 aderi' alle proteste e alle manifestazioni di solidarieta' con i minatori gallesi in guerra contro Margaret Thatcher e i suoi tagli alla spesa pubblica. Tagli che proprio all'inizio di quel decennio implicarono l'avvio del ridimensionamento dell'attivita' estrattiva nel Regno Unito. La 'Big K', era questo il nomignolo della miniera, per alcuni anni fu anche il piu' grande impianto d'Europa e arrivo' a impiegare fino a 1.600 dipendenti. Ora, appunto, la chiusura, attribuita dai proprietari dei pozzi alle "difficilissime" condizioni del mercato, nonostante piu' volte negli ultimi anni i sindacati abbiano chiesto al governo di aiutare economicamente l'impianto. Le altre miniere di carbone piu' inquinanti rimaste in Gran Bretagna saranno chiuse entro il 2025, nel definitivo passaggio a fonti alternative e verdi che chiudera' anche l'ultimo capitolo di un settore che traino' l'Impero britannico e la rivoluzione industriale. E' probabile che molti dei minatori della 'Big K' finiscano a lavorare nei musei minerari di cui l'Inghilterra e lo Yorkshire in particolare abbondano. E cosi' potranno spiegare ai visitatori amanti del vintage che si', si e' vissuto un momento della storia in cui il Regno Unito – ora tempio della finanza e dei servizi – e' stato auna potenza industriale ricca di materie prime. (AGI) 

(18  dicembre 2015)

 

Annecy – Da chef dei grandi al vertice sul clima a inquinatore: e' l'insolito destino toccato a Marc Veyrat, condannato a pagare una multa di 100.000 euro per reati ambientali dal Tribunale Penale di Annecy, in Alta Savoia. Veyrat, plurimpremiato, era uno dei cinque super-chef francesi chiamati a cucinare per i leader alla conferenza sui cambiamenti climatici di Parigi. Veyrat, 65 anni, il vezzo di'indossare un cappellaccio nero a tesa larga al posto della classica 'toque' bianca, beniamino della Guida Michelin e di Gault-Millau che gli hanno tributato i rispettivi punteggi massimi (tre stelle e venti ventesimi, ognuno due volte) nel pranzo di gala offerto il 30 novembre preparo' un curioso pasticcio ribattezzato 'Mont-Blanc' a base di caviale di trota, formaggio d'alpeggio, fiorellini ed erbette di pascolo con dentro anche tanta resina: tutti ingredienti rigorosamente biologici, si vanto'. Ora invece e' stato riconosciuto colpevole di aver disboscato qualche mese prima 7.000 metri quadrati di foresta protetta, e prosciugato oltre 10 ettari di zone umide, nei pressi della 'Maison des Bois', l'esclusivo ristorante con annesse camere extra-lusso che possiede a Manigod, sulle Alpi, e che apri' nel 2013 dopo quattro anni di "crisi creativa". (AGI) 

Roma - Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, è stato rinviato a giudizio nell'ambito dell'inchiesta Mafia Capitale, per le accuse contestate di corruzione e finanziamento illecito. "Non ho chiesto riti alternativi proprio per dimostrare pubblicamente la mia innocenza. Ho la coscienza pulita e per questo non ho nulla da patteggiare – afferma Alemanno -. Affronto quindi il rinvio a giudizio con animo sereno perché sono fiducioso nell'operato della magistratura e convinto che al dibattimento sarà accertata e provata l'assoluta correttezza del mio operato".

Il processo a carico di Alemanno avrà inizio il 23 marzo prossimo davanti ai giudici della seconda sezione penale del tribunale. All'ex sindaco di Roma è contestato di aver 'venduto' tra il 2012 il 2014 "la propria funzione" e di aver compiuto "atti contrari ai doveri del suo ufficio", tra cui la nomina di Giuseppe Berti a consigliere di amministrazione di Ama, l'intervento per la nomina di dg di Ama di Giovanni Fiscon, l'aver posto le strutture del suo ufficio a disposizione di Buzzi e Carminati e l'intervento affinché fossero erogati dal Comune di Roma finanziamenti a Eur spa. In cambio, secondo la Procura, avrebbe ricevuto, in accordo con Panzironi, all'epoca ad di Ama, una serie di utilità materialmente erogate da Salvatore Buzzi: 75mila euro per cene elettorali, 40mila come finanziamenti alla fondazione Nuova Italia di cui era presidente e somme in contanti non inferiori a 10mila.

A quest'ultimo episodio è legato anche il reato di finanziamento illecito perchè Buzzi, nella veste di presidente della cooperativa '29 giugno', avrebbe erogato nel 2014 ad Alemanno, diventato consigliere comunale, questa somma cash "senza la deliberazione dell'organo sociale competente e senza l'iscrizione della erogazione a bilancio". In questa vicenda l'ex sindaco di Roma non risponde dell'associazione di stampo mafioso, reato per il quale finì inizialmente sotto inchiesta in coincidenza con la prima ondata di arresti di 'Mafia Capitale' di circa un anno fa. (AGI)

(18 dicembre 2015)

(AGI) – Roma, 18 dic. – Il numero di migranti arrivati in Europa, per terra o per mare, nel 2015 superera' il milione nei prossimi giorni. Lo prevede l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) che finora ha registrato 991mila arrivi per quest'anno. I dati sono arrivati mentre al Consiglio europeo il premier, Matteo Renzi, rilanciava le critiche sulla scarsa solidarieta' dell'Ue sui migranti. "L'Italia sta facendo la sua parte e l'Europa no", ha denunciato il presidente del Consiglio, anticipando che chiedera' di sapere a quali altri Stati membri sia stata recapitata la lettera di richiamo per non aver raccolto le impronte digitali. Il portavoce dell'Oim Joel Millman, ha sottolineato che la cifra di migranti arrivata nel 2015 e' quattro volte superiore a quella dell'anno precedente. "Vediamo i flussi cosi' forti in quest'ultima parte dell'anno che forse per martedi', magari anche prima, l'Oim stima che il milione verra' superato… questo e' straordinario", ha affermato. Dal 16 ottobre ad oggi ci sono state 442 morti in mare, una media di 7 al giorno, ha aggiunto, una situazione "molto allarmante" anche se "l'inverno non sembra come quello dell'anno scorso. Ma da quello che possiamo vedere i flussi restano forti e pericolosi". Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha elogiato l'impegno dell'Italia contro i trafficanti. "L'operazione Mare Sicuro e' di grande importanza perche' il Mediterraneo e' attraversato da tragedie e ci sono traffici orridi di essere umani", ha detto il capo dello Stato dal Comando operativo di vertice interforze. "Voi svolgete – ha proseguito – un'azione su diversi fronti, per salvare vite e di contrasto ai trafficanti di vite umane; un'azione di grande rilievo – ha concluso – per restituire al mediterraneo la vocazione di mare di collaborazione, di pace, non di guerra". Sulla crisi dei migranti e' intervenuta anche il presidente della Camera, Laura Boldrini. "Chi oggi vorrebbe costruire muri – oltre a violare principi e valori iscritti nel diritto internazionale, nei Trattati europei e nelle Costituzioni nazionali – agisce anche contro gli interessi demografici ed economici del proprio Paese", ha ammonito. "La mobilita' forzata di milioni di persone – provocata da guerre e persecuzioni – e l'umanissima scelta di cambiare Paese in cerca di un futuro migliore per se' e per i propri familiari sono diventati tema dominante del dibattito pubblico, anche in conseguenza delle speculazioni imbastite dai professionisti della paura. E' una discussione di grande importanza per il presente ed il futuro delle nostre societa', che merita di essere ancorata ad elementi razionali e non soltanto agli allarmi interessati", ha osservato.
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(AGI) – Roma, 18 dic. – Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma,  stato rinviato a giudizio nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale, per le accuse contestate di corruzione e finanziamento illecito. “Non ho chiesto riti alternativi proprio per dimostrare pubblicamente la mia innocenza. Ho la coscienza pulita e per questo non ho nulla da patteggiare – afferma Alemanno -. Affronto quindi il rinvio a giudizio con animo sereno perche’ sono fiducioso nell’operato della magistratura e convinto che al dibattimento sara’ accertata e provata l’assoluta correttezza del mio operato”.
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Avezzano – La stampa combatte la crisi inventandosi il nudo solidale. Un agguerrito gruppo di giovani giornalisti ha dato vita a un provocatorio calendario per protestare contro la mancanza di fondi all'editoria online. Dodici ragazzi hanno fatto ricorso a tutta l'intraprendenza di cui erano capaci, chi piu' chi meno, mettendosi a nudo, si fa per dire, e raccogliendo proventi per finanziare l'attivita' dei giornali del gruppo QuotidianiLive (AbruzzoLive, LazioLive e MarsicaLive) e permettere a un numero maggiore di giovani giornalisti di intraprendere la difficile carriera nel mondo della stampa.

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Il calendario e' stato presentato ieri pomeriggio ad Avezzano (L'Aquila), alla presenza del presidente dell'ordine dei giornalisti d'Abruzzo, Stefano Pallotta, che ha risposto alle domande e agli interrogativi di ragazzi e aspiranti giornalisti presenti nella sala gremita. Il calendario, che e' rimasto nell'ambito del buon gusto e nel pieno rispetto della dignita' del mondo della comunicazione, rappresenta un pungolo alle istituzioni per sottolineare quanto l'editoria online (ma anche gli altri settori della stampa se pur in modo minore) sia penalizzata nel panorama della diffusione delle notizie in Italia. Una prima stampa dei calendari e' andata gia' a ruba, ma l'obiettivo degli ideatori dell'iniziativa, piu' che racimolare le offerte dei tanti sostenitori, e' quello di far parlare di questa situazione affinche' ci sia maggiore attenzione in tale settore. (AGI) 

(18 dicembre 2015)