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(AGI) – Palermo, 23 dic. – Duro colpo al patrimonio riconducibile alla cosca di Castelvetrano capeggiata dal latitante Matteo Messina Denaro. I carabinieri del Ros e del comando provinciale di Trapani, nell'ambito dell'operazione 'Mandamento bis' hanno sequestrato beni per 10 milioni agli imprenditori Antonino e Raffaella Spallino, ritenuti prestanomi del clan. I provvedimenti, richiesti dalla Procura distrettuale antimafia di Palermo, hanno interessato le province di Trapani, Palermo e Reggio Calabria.

L'operazione si inserisce nella complessa 'manovra a tenaglia' finalizzata alla cattura di Messina Denaro ed e' la prosecuzione di quella che nel dicembre del 2012 ha portato all'arresto dei vertice del mandamento di Castelvetrano, inseriti nella struttura di supporto economico del latitante, e al sequestro di 16,5 milioni. Gia' allora erano state documentate le infiltrazioni di Cosa nostra nella gestione delle attivita' economiche nella provincia di Trapani e accertato come la struttura criminale esercitasse un rigido controllo territoriale finalizzato, tra l'altro, all'acquisizione sistematica dei lavori per la realizzazione degli impianti di produzione delle energie rinnovabili. Questa volta i sigilli sono scattati infatti per dodici imprese attive nei comparti della produzione di energia elettrica e della raccolta di rifiuti, per complessivi 10 milioni di euro. Sotto sequestro, nell'ambito dell'operazione 'Mandamento bis', pure attivita' agricole, edili, di ristorazione e gestione di immobili, 34 immobili tra appartamenti, uffici, autorimesse, magazzini e terreni; 28 rapporti bancari e 5 autocarri. Gli Spallino erano gia' stati indagati per intestazione fittizia di beni. L'attuale indagine patrimoniale, ha accertato il ruolo avuto dalle societa' "Modulor energia srl" e "Modulor progettazioni snc" degli Spallino nella realizzazione di un impianto fotovoltaico su un terreno in contrada Airone di Castelvetrano di proprieta' dell'esponente mafioso Giovanni Furnari. Riscontrato il trasferimento, nella provincia di Reggio Calabria delle societa' "B.f.g. Energy srl" (destinataria della misura ablativa) e "Agricola agrisland", accertando il contestuale ingresso nelle compagini societarie di soggetti collegati alla cosca Aquino di Marina di Gioiosa Ionica, in passato coinvolta, insieme a Messina Denaro, in un vasto traffico di sostanze stupefacenti dal sudamerica. Infine, attraverso un'approfondita analisi dei rapporti bancari, e' stato documentato il trasferimento, da parte degli Spallino, di tutti gli asset societari della "Spallino servizi srl", a favore della Ecoplus di Castevetrano, costituita nel 1999 per l'assistenza all'infanzia e trasformata in una cooperativa operante nella raccolta dei rifiuti, aggiudicataria, in regime d'urgenza, di numerosi lavori e forniture.

"Piu' vicini a Messina Denaro". Ne sono convinti i carabinieri del Ros e del comando provinciale di Trapani che oggi hanno assestato l'ennesimo colpo al tesoro del latitante Matteo Messina Denaro e alla sua rete di supporto economico e di protezione. L'operazione "Mandamento bis si inserisce – afferma l'Arma – nel quadro della complessiva manovra finalizzata alla cattura del latitante da parte del gruppo congiunto dei carabinieri e della polizia di Stato che, sotto il coordinamento della Procura distrettuale antimafia di Palermo, nell'anno in corso, ha gia' portato all'esecuzione di diverse operazioni". 

E' del 3 agosto 2015 l'operazione "Hermes", con l'esecuzione della misura cautelare in carcere emessa nei confronti di undici indagati per associazione mafiosa e favoreggiamento della latitanza di Messina Denaro; gli arreastati erano inseriti nella rete di comunicazione e 'pizzini' attraverso il quale il ricercato esercitava il suo controllo in Cosa nostra trapanese. L'attivita' investigativa, in particolare, ha ricostruito parti significative del circuito di smistamento della corrispondenza del ricercato, evidenziando il ruolo del capo del mandamento di Mazara del Vallo, Vito Gondola, responsabile della raccolta e distribuzione dei bigliettini, nonche' degli esponenti mafiosi Giovanni Domenico Scimonelli e Pietro Giambalvo, incaricati dell'ulteriore 'instradamento' della corrispondenza. L'11 novembre 2015 (operazione "Eden bis") e' scattata, invece, una misura cautelare in carcere nei confronti di 4 affiliati alle famiglie mafiose di Bagheria e Corso dei Mille indagati per rapina e ricettazione aggravate dalle finalita' mafiose. Il provvedimento ha interessato soggetti coinvolti nella rapina ai danni del deposito della ditta di spedizioni di Campobello di Mazara del 4 novembre del 2013, rientrante nel patrimonio aziendale dell'imprenditore palermitano Cesare Lupo, ritenuto prestanome dei fratelli Graviano. L'indagine, quale prosecuzione dell'attivita' "Eden 2", nel 2014, aveva portato all'arresto di 16 indagati e ricondotto la rapina a un generale accordo tra le principali articolazioni di Cosa nostra per la gestione di delitti comuni, pianificati anche per finanziare la latitanza di Messina Denaro. E' del 3 dicembre 2015 (operazione "Hermes") il decreto di sequestro beni per 13 milioni di euro nei confronti di Gondola, Scimonelli, Giambalvo e Michele Gucciardi. costituito da numerose societa' attive nella distribuzione alimentare e nei settori agricoli. (AGI) 

(23 dicembre 2015)

Sydney - La polizia australiana ha annunciato di aver arrestato altri due uomini a Sydney nell'ambito di una vasta operazione antiterrorismo contro estremisti islamici. Con gli ultimi 2 sospetti, di 24 e 30 anni, il totale della cellula smantellata e' di 13 presunti terroristi. L'operazione, ha riferito la polizia del New South Wales, e' ancora in corso (AGI) 

(23 dicembre 2015)

Atene - Sfidando l'opposizione dell'ancora influente Chiesa Ortodossa, il Parlamento greco ha legalizzato le unioni civili per persone dello stesso sesso. La legge ha ottenuto nelle prime ore di stamane 193 si'. Solo 56 i voti contrari, tra cui i nazionalisti di destra di Anel, formazione del governo rosso-nero con la sinistra radicale di Syryza del premier Alexis Tsipras. La nuova legge risolve tutti i problemi di natura legale (eredita', assistenza medica, reversibilita' pensionistica) delle unioni ma non prevede l'adozione di bambini Per la Grecia si tratta di un enorme passo avanti considerando che solo due ani fa venne condannata dalla Corte Europea per i Diritti Umani per discriminazione dei gay. A favore della legge oltre Syryza hanno votato altre 4 formazioni. Nel Paese si erano gia celebrati nel 2008 (quando la legislazione ellenica si allineo' a quella Ue) due matrimoni tra persone dello stesso sesso ma sotto la pressione della Chiesa Ortodossa vennero annullate da un tribunale. (AGI) 

(23 dicembre 2015)

(AGI) – Ginevra, 23 dic. – Un milione di migranti sono entrati in Europa nel 2015, un record dai tempi della Seconda guerra mondiale. Lo ha reso noto l’Organizzazione mondiale per le migrazioni (Oim), spiegando che gli arrivi si sono nettamente diradati rispetto al picco di ottobre. La soglia del milione e’ stata superata il 21 dicembre, ha spiegato l’Oim in una nota congiunta con l’Unhcr, con un totale di “972.000 persone che avevano attraversato il Mediterraneo, a cui si aggiungono le 34.000 arrivate via terra in Bulgaria e Grecia attraverso la Turchia”.
Il flusso era stato di 5.000 migranti a gennaio fino al picco di 221.000 arrivi a ottobre. A dicembre ci sono stati 67.700 arrivi via mare in Grecia. La maggior parte degli atrrivio del 2015 riguardano la Grecia, 821.000 di cui 816.000 dal mare, seguita dall’Italia con 150.000 arrivi, e poi 30.000 in Bulgarie, 3.800 in Spagna, 269 a Cipro e 106 a Malta. (AGI)
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Roma – Dalla nascita della Fed, alla strage del Rapido 904, ecco i fatti principali accaduti il 23 dicembre.

1913 – Viene istituita la Federal Reserve.

1933 – Adolf Hitler pronuncia un discorso sulla Gioventù hitleriana.

1938 – Inizia la battaglia per Barcellona con un attacco dei nazionalisti.

1966 – Il film Il buono, il brutto, il cattivo viene proiettato per la prima volta in pubblico.

1973 – Ritrovamento dei 16 superstiti del Disastro aereo delle Ande.

1984  – San Benedetto Val di Sambro: il rapido 904 Napoli – Milano, un treno carico di passeggeri, in gran parte in viaggio per le vacanze natalizie, viene devastato dall'esplosione di una bomba. L'attentato provoca 15 morti e più di 200 feriti. 

1997 – Jorn Barger, un commerciante statunitense appassionato di caccia, decide di aprire una propria pagina personale per condividere i risultati delle sue ricerche sul web riguardo al suo hobby, pubblica il primo blog.

I nati oggi…

1916 – Dino Risi, regista italiano (morto nel 2008)

1945 – Alberto Castagna (morto nel 2005)

1956 – Michele Alboreto, pilota F1 italiano (morto nel 2001)

1967 – Carla Bruni

1972 – Morgan, cantante italiano

Addio a…

2013 – Mikhail Kalashnikov,  celebre per l'invenzione del fucile d'assalto AK-47

(AGI)

(23 dicembre 2015)

Tunisi – Le forze di sicurezza tunisine hanno sventato almeno 15 attacchi terroristici nel solo mese di dicembre: lo ha reso noto il ministro dell'Interno tunisino, Najem Gharsalli. Il responsabile del dicastero ha tuttavia rifiutato di fornire ulteriori dettagli su queste operazioni. Le sue parole hano seguito di poche ore dopo l'annuncio dato dal presidente Beji Caid Essebsi dell'estensione fino al 21 febbraio dello stato di emergenza. Lunedi' il ministero dell'Interno tunisino aveva annunciato un aumento delle misure di sicurezza per il timore di possibili attacchi terroristici durante le feste natalizie e di fine anno. (AGI)

(22 dicembre 2015)

(AGI) – Londra, 22 dic. – Desiderava “ficcare un proiettile nella testa del principe Carlo” per consentire al principe Harry, rosso come lui, di salire sul trono; e aveva gia’ comprato su Internet tutti gli ingredienti per produrre cianuro. Per questo un uomo di Southampton, nel sud dell’Inghilterra, e’ stato condannato a una pena detentiva “indefinita”, senza scadenza, in base alle leggi britanniche sull’infermita’ mentale. Il 37enne M. C. e’ finito in carcere per aver progettato veri e propri atti terroristici. Durante il processo in aula e’ emerso come l’uomo si sentisse sminuito dall’essere deriso per i suoi capelli rossi e per la sua pelle molto bianca e che proprio per questo avesse deciso di cercare vendetta. Nella sua casa sono state trovate, fra l’altro, note scritte in cui si sosteneva la necessita’ che Harry salisse sul trono, in virtu’ dei suoi capelli color carota. Fra l’altro, l’uomo evidentemente era ignaro del fatto che il secondogenito del principe del Galles e di Lady Diana e’ quinto in linea di successione al trono: prima di lui, infatti dopo lo stesso Carlo, ci sono William e i suoi due figli, il principino George e la principessina Charlotte Elizabeth Diana. Nella sentenza il giudice John Bevan del tribunale dell’Old Bailey di Londra, la corte penale centrale della capitale, ha scritto che l’uomo e’ “chiaramente pericoloso” e dalle “fantasie straordinariamente violente” e “seriamente preoccupanti”. (AGI)
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(AGI) – New York, 22 dic. – Wall Street ha chiuso in rialzo con il Dow Jones a +0,98% e il Nasdaq +0,64%. L’indice guida dei titoli industriali ha guadagnato 168,46 punti chiudendo a 17.420,08 e il Nasdaq, dominato dai tecnologici, ha guadagnato 31,61 punti collocandosi a 5.000,53. (AGI)
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(AGI) – Bogota, 22 dic. – La Colombia ha legalizzato l’uso della marijuana per scopi terapeutici. In un discorso in tv, il presidente, Juan Manuel Santos, ha annunciato la firma del decreto che consente di piantare, lavorare, importare ed esportare la cannabis e i suoi derivati per uso medico e scintifico. Parlando dal palazzo presidenziale, Santos ha voluto precisare che si tratta di una misura che “non va contro i nostri impegni internazionali sul controllo della droga”. “La manifattura, l’esportazione, la vendita e l’uso medico e scientifico di questa e altre sostenze sono permesse da diverse decadi in Colombia. Tuttavia non sono mai state regolate; cosa che abbiamo fatto oggi”, ha spiegato il presidente. Il decreto prevede che i coltivatori ottengano una speciale licenza dal Consiglio nazionale dei narcotici mentre gli addetti alla manifattura di sostanze a base di cannabis devono richiedere il permesso al ministero della Sanita’, che autorizzera’ anche l’esportazione nei Paesi dove l’uso dell'”erba” e’ legale. La Colombia e’ segnata da decenni di violenze a causa dei traffici dei cartelli della droga che hanno trasformato il paese nel primo produttore al mondo di cocaina; per combattere il fenomeno Bogota’ ha ricevuto dagli Usa 9 miliardi di dollari dal 1999. La piaga, tuttavia, e’ ben lungi dall’essere sconfitta e l’Onu ha denunciato, nel 2014, una crescita del 44% delle aree coltivate con l’arbusto della coca. (AGI)
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Roma – Ha superato il milione il numero dei migranti arrivati quest'anno in Europa. E purtroppo molti di coloro che, nell'ultimo anno, si sono messi in viaggio per cercare una nuova vita non ce l'hanno fatta: secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), e l'Alto commissariato Onu per i rifugiati, 3.600 persone sono morte durante il tentativo di raggiungere il sito di destinazione. Sono esattamente 1.005.000 i profughi arrivati fino al 21 dicembre in Grecia, Bulgaria, Italia, Spagna, Malta e Cipro. Buona parte dei migranti, 816.752, e' arrivata in Grecia. Ma al secondo posto per numero di arrivi, dopo la Grecia, c'e' l'Italia con 150.317. Seguono Bulgaria (29.959), Spagna (3.845), Cipro (269) e Malta (106).

La meta' dei rifugiati e' di nazionalita' siriana, il 20% sono afghani, il 7% iracheni, fanno sapere le due agenzie. Nel 2015 l'Italia ha salvato oltre 150.000 persone nel Mediterraneo: il dato e' stato riferito il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, oggi su nave 'Diciotti' della Guardia Costiera, nelle acque antistanti il porto di Lampedusa. Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha fatto rilevare che l'Italia sta facendo "un lavoro straordinario salvando vite umane e realizzando un grande servizio all'Europa e al mondo: ed e' per questo -ha aggiunto- che ci aspettiamo una solenne procedura di ringraziamento". Alfano si e' augurato che l'accordo raggiunto in Libia sul governo di unita' nazionale "rappresenti un'evoluzione che freni le partenze". Ma ha anche ribadito l'esigenza di "una forza europea per rimpatriare gli irregolari", sottolineando che l'obiettivo e' tra quelli del governo lavorera' nel il 2016. Anche perche' il flusso non si ferma. La nave "Bourbon Argos" di Medici senza frontiere ha soccorso nel Canale di Sicilia un gommone con a bordo 96 migranti; e poche ore dopo ne ha salvati altri 95, che erano su un'imbarcazione alla deriva. Purtroppo, da registrare anche un nuovo naufragio davanti alle coste turche. Undici migranti, tra cui tre bambini, sono annegati quando l'imbarcazione a bordo della quale viaggiavano si e' rovesciata al largo di Kusadasi. La Guardia costiera e' riuscita a mettere in salvo 7 migranti, ma ha anche recuperato 11 cadaveri, tra cui quelli dei tre bambini.

In Italia e' attivo il nuovo 'hotspot' di Trapani, che oggi ha avuto il suo 'battesimo': sono giunti al molo Isolella del porto siciliano 128 migranti soccorsi nel canale di Sicilia. Ad intervenire ad oltre 20 miglia dalle coste libiche era stata la nave "Siem Pilot", battente bandiera norvegese e legata al dispositivo "Triton". I migranti provenienti prevalentemente dal centro Africa (123 uomini, una donna e quattro minori) sono stati trasferiti all'interno dell'ex Cie di Milo che a partire da oggi assume in modo concreto la configurazione di hotspot. "Avevamo chiesto 20 giorni di tempo per organizzarci", hanno fatto notare il prefetto Leopoldo Falco ed il questore Maurizio Agricola, presenti in banchina, "ma in appena due giorni abbiamo dovuto trovare una soluzione". La riconversione della struttura era stata anticipata dal prefetto trapanese la scorsa estate ed era stata caldeggiata dal premier Matteo Renzi. All'interno dell'hotspot i migranti verranno identificati e poi smistati per le altre regioni. Il premier Matteo Renzi oggi era in Libano e ha voluto ricordare l'importanza del lavoro svolto dalla cooperazione italiana, anche per far fronte al flusso di migranti. "Il Libano ha 4 milioni di abitanti, 15 volte in meno dell'Italia. E accoglie 1,5 milioni di rifugiati siriani, dieci volte in piu' dell'Italia. Bastano queste cifre per dire quanto sia importante lavorare in sostegno dei nostri amici e alleati libanesi". "Chi dice 'aiutiamoli a casa loro' dovrebbe spiegare come: noi siamo partiti dalla cooperazione internazionale e dalle ottime relazioni bilaterali. In campo economico e militare, certo. Ma anche educativo e culturale. Perche' se non si investe sulla scuola e sul sapere si rischia di consegnare un'intera generazione all'estremismo e al fanatismo. Ecco perche' nella breve missione in Libano, accanto alle nostre truppe e alle autorita' territoriali, ho incontrato anche i bambini di una scuola e i restauratori di un museo, entrambi sostenuti dalla cooperazione italiana. Investire su bellezza e educazione: questo e' cio' che il mondo chiede all'Italia. Questo e' cio' che serve al mondo di oggi". (AGI)

(22 dicembre 2015)