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Pechino - Ha avuto vita breve, finora, il nuovo sistema di interruzione dei mercati, il circuit breaker, sospeso dopo i crolli di inizio anno. La China Securities Regulatory Commission, l'ente di regolamentazione dei mercati cinesi, ha deciso nella serata di ieri, durante una riunione convocata d'emergenza, di sospendere il nuovo sistema inizialmente concepito per limitare la volatilita' sui mercati, anche se non e' chiaro se si tratta di una misura temporanea o definitiva. Nei quattro giorni di attivita', il circuit breaker ha sospeso due sedute per il limite di ribasso raggiunto dalle azioni quotate nel Csi 300, l'indice delle trecento maggiori azioni quotate su entrambe le piazze cinesi. Del nuovo sistema di interruzione dei mercati si parla in Cina da settembre scorso, quando il nome dell'interruttore dei mercati era comparso per la prima volta sui media cinesi.

L'attivazione dello "stock index circuit breaker system", nelle intenzioni delle autorita' cinesi, era legata alle variazioni dei titoli quotati nel Csi 300 e prevedeva un'interruzione temporanea delle contrattazioni nel caso di ribassi o rialzi dei titoli oltre il 5% e la sospensione della giornata di Borsa nel caso di una variazione superiore al 7% in un senso o nell'altro. Ieri, le contrattazioni sono durate meno di mezz'ora, e alla sospensione della seduta, alle dieci del mattino, la Borsa di Shanghai aveva perso oltre il 7%. Oggi nel primo giorno di sospensione del circuit breaker, l'indice Composite della Borsa di Shanghai ha segnato un rialzo dell'1,97%, chiudendo a 3186,41 punti: un rimbalzo tecnico, forse, ma l'assenza del meccanismo di controllo delle emorragie e' stato sottolineato anche dai media cinesi. Gli analisti avevano nutrito i primi dubbi sul nuovo sistema di interruzione dei mercati gia' dalle prime ore da quando era entrato in funzione: il circuit breaker, concordavano in molti, accentua invece che attenuare le emorragie, spingendo gli investitori a vendere in anticipo, come avvenuto nei giorni scorsi.

 Il governo aveva deciso di introdurlo per evitare il ripetersi di scenari da incubo come quelli di agosto scorso, quando in due soli giorni l'indice Composite della Borsa di Shanghai aveva perso piu' del 15% trascinando al ribasso anche le altre piazze mondiali e alimentando nuovi timori per la crisi dei mercati cinesi. Dopo una serie di limitazioni per gli investitori, varate gia' a luglio dopo i primi crolli estivi, il circuit breaker doveva agire come stabilizzatore dei mercati azionari, che in poche settimane avevano perso il 40% del loro valore, dopo il picco storico dei 5166,25 punti raggiunto a meta' giugno 2015. Gli effetti negativi del nuovo meccanismo sono stati riconosciuti oggi anche dalla stessa Csrc. "Attualmente, gli effetti negativi del nuovo sistema sono superiori a quelli positivi", ha spiegato in una nota la commissione di regolamentazione dei mercati cinesi, imputando la decisione di sospendere il meccanismo alla volonta' del governo di "mantenere la stabilita' dei mercati". (AGI) 

Roma – L'Isis non risparmia nemmeno i genitori. Una madre siriana è stata assassinata a sangue freddo dal figlio ventenne con l'intento di dimostrare la fedelta' al califfo. La donna, di soli 40 anni è 'colpevole' di aver tentato di tutto per convincerlo ad abbandonare lo Stato Islamico. Quello avvenuto a Tabaka è solo l'ultimo di una lunga serie di un regime che fa della spettacolarizzazione dell'orrore il suo marchio di fabbrica. 
 

27 dicembre – Afghanistan: Isis decapita 4 ostaggi, governativi fanno lo stesso. I filo governativi hanno lasciato le teste mozzate su paracarri lungo un strada. 

17 dicembre – Due prigionieri al-Qaeda vengono fatti esplodere. In un video, le Brigate dei Martiri di al-Yarmuk, legati all'Isis, fanno saltare in aria con cariche esplosive due uomini dell'organizzazione rivale, i qaedisti del Fronte al-Nusra.

14 aprile – La Cnn racconta l'orrore di Hanan, 19 anni, schiava yazida venduta al 'mercato'. Un mercato della carne dove centinaia di giovani donne, ridotte in schiavitu', attendono i compratori che le portano via verso un altro inferno, un matrimonio forzato fatto di botte e violenze sessuali. La 19enne yazida, Hanan, viene rapita dagli jihadisti dell'Isis in Iraq convinti, come recita il magazine dello Stato islamico, che "rendere schiavi le famiglie degli infedeli e prendere le loro donne come concubine è un aspetto stabilito fermamente dalla Sharia". 

7 aprile – "Ho visto due miliziani dell'Isis che tiravano al pallone con una testa decapitata come se giocassero a calcio": il racconto choc arriva da un adolescente palestinese, fuggito dal campo profughi di Yarmuk, alle porte di Damasco, da sabato occupato dagli jihadisti dello Stato islamico. Amjaad Yaaqub, 16 anni, è riuscito a salvarsi poiché i miliziani lo hanno dato per morto dopo averlo aggredito e picchiato. "Sono venuti nella mia casa a cercare mio fratello che fa parte dei Comitati popolari palestinesi. Mi hanno picchiato finché non sono svenuto e hanno pensato che fossi morto", ha raccontato il ragazzo, che ha ancora un occhio gonfio e il mento tumefatto. 

3 febbraio – L'orrore sbarca ancora una volta sul web, rilanciato dai social network. Un video mostra il pilota giordano, Muad Kasasbeah, in mano allo Stato islamico che viene bruciato vivo. L'uomo è chiuso in gabbia con una lingua di fuoco che procede verso di lui; subito dopo appare avvolto dalla fiamme e in un'altra si vedono i resti del corpo carbonizzato. 

20 gennaio – Orrore a Mosul: 13 bambini vengono uccisi per aver visto partita tv. Qualche giorno prima un video girato sempre a Mosul documenta l'esecuzione di sue uomini accusati di omosessualità e gettati giù da una torre. (AGI)

(8 gennaio 2016)

Outlast 2 è un po’ come la materia oscura, sappiamo tutti che esiste ma nessuno lo ha mai visto. Il titolo fu infatti confermato già nel 2014, ma le informazioni sul gioco sono ancora pochissime e sopratutto non si ha ancora una data di uscita.

Outlast 2 ambientazione

Ultimamente però qualcosa si è smosso. Ieri vi abbiamo parlato del primo artwork ufficiale del titolo e oggi vi presentiamo invece di una dichiarazione della software house, che finalmente chiarisce qualcosa sul titolo. Parliamo di ambientazione, Red Barrels Games ha specificato che il titolo non sarà più ambientato in un manicomio, ma in un posto non ben specificato e in un tempo non ancora rivelato, dopo le vicende di Outlast.

Outlast 2 ambientazione

Per chi non conoscesse il primo capitolo della serie: Outlast è un videogioco horror, ambientato in un manicomio. Forse uno dei migliori videogiochi horror degli ultimi tempi, storia ben strutturata, nascosta e profonda, ma non a discapito del gameplay e della sua impronta horror (come per esempio accade in SOMA). Insomma, una perla da non farvi scappare se siete amanti del genere.

Roma – Le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, sono ammontate a 387,837 miliardi di euro nei primi 11 mesi dell'anno, con un aumento del 9,2% (+32,668 miliardi) rispetto allo stesso periodo del 2014. Ai fini di un confronto omogeneo, neutralizzando le entrate straordinarie del 2014 e tenendo conto dell'aumento delle imposte dirette influenzato dal gettito derivante dall'autoliquidazione Irpef e Ires 2015, sottolinea una nota del ministero dell'Economia, le entrate tributarie erariali presentano una crescita tendenziale del 3,8%.

Le imposte dirette registrano un gettito complessivamente pari a 216.417 milioni di euro, in aumento del 16% (+ 29.874 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2014. Tale dato, spiega il Mef, risente principalmente del gettito derivante dall'autoliquidazione Irpef e Ires pari a 5.890 milioni di euro (+42%) che nel 2015 aveva come scadenza di versamento il 30 novembre, mentre nel 2014 il 1 dicembre. Le entrate Irpef crescono dell'11,2% (+16.144 milioni di euro) per effetto, oltre che dall'autoliquidazione, anche dall'andamento positivo delle ritenute di lavoro dipendente (+ 10.959 milioni di euro). L'andamento risente sia degli effetti delle disposizioni del D.lgs 175/2014 relative al modello di versamento delle imposte che prevedono, a decorrere dal 2015, l'indicazione dell'Irpef al lordo delle compensazioni di imposta effettuate, sia del meccanismo di regolazione contabile del bonus degli 80 euro che per il settore pubblico avviene l'anno successivo a quello di attribuzione (1.500 milioni di euro). Depurando da questi effetti, il confronto omogeneo rispetto al periodo gennaio-novembre del 2014 mostra una crescita dell'Irpef del 2,4% (+2.779 milioni di euro).

L'Ires presenta un aumento di gettito pari a 67,9% (+13.296 milioni di euro) grazie ai maggiori versamenti in autoliquidazione che confermano un quadro congiunturale in miglioramento rispetto all'anno precedente. Il risultato e' ancora piu' significativo se si tiene conto del venir meno, nel 2015, dei maggiori versamenti a saldo effettuati nel 2014 a titolo di addizionale Ires (+8,5 punti percentuali per i soggetti che esercitano attivita' assicurativa, enti creditizi e finanziari – DL 133/2013). Tra le altre imposte dirette, aumenta del 47,4% (+735 milioni di euro) il gettito dell'imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze e del 92,5% (+532 milioni di euro) e quello dell'imposta sostitutiva sul valore dell'attivo dei fondi pensione. Gli introiti di entrambe le imposte sono sostenuti dagli incrementi delle aliquote di tassazione dei redditi di natura finanziaria, rispettivamente dal 20 al 26 per cento e dall'11,5 al 20 per cento, adottati per finanziare le misure di riduzione del cuneo fiscale sul lavoro. L'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nonche' ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale registra un incremento di 936 milioni di euro (+9,9%) dovuto alla variazione di aliquota, dal 12,5 al 20 per cento prevista dal D.Lgs. n.44/2014, sui proventi derivanti dalla partecipazione ad Oicvm (Organismo di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari) di diritto estero.

Il gettito delle imposte indirette ammonta a 171.420 milioni di euro, in aumento dell'1,7% (+2.794 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2014. Prosegue il trend di crescita delle entrate dell'Iva che aumentano di 4.289 milioni di euro (+4,4%). Il dato e' l'effetto dell'andamento positivo della componente relativa agli scambi interni e dei versamenti dovuti in base all'applicazione del meccanismo dello "Split Payment" (+ 5.816 milioni), mentre continua ad essere in calo il gettito registrato dalle importazioni dai Paesi extra-UE (-4,4% pari a -529 milioni di euro). Le entrate dell'accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (oli minerali) presentano un calo di 45 milioni di euro. In flessione anche il gettito dell'accisa sul gas naturale per combustione (gas metano) che ha generato minori entrate per 1.242 milioni di euro (-32,4%). Il meccanismo di versamento dell'imposta prevede rate di acconto mensili calcolate in base ai consumi dell'anno precedente e un saldo che viene versato l'anno successivo a quello di riferimento, entro fine marzo, in base ai consumi effettivi. Per effetto di tale meccanismo, la flessione del gettito registrata e' stata determinata dalla variazione negativa del conguaglio versato a marzo 2015 sulla base dei consumi effettivi di tutto l'anno 2014, risultati inferiori a quelli del 2013. Le entrate relative ai giochi presentano, nel complesso, una crescita di 2,9% (+ 305 milioni di euro). Il gettito derivante dall'attivita' di accertamento e controllo presenta una diminuzione dell' 1,3% (-97 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, determinata dai minori incassi derivante dai ruoli relativi alle imposte dirette (-7%), in parte compensati dall'aumento riscontrato nei ruoli Iva (+10,3%). Non si rilevano variazioni nell'attivita' di accertamento rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso. (AGI)

(8 gennaio 2016)

(AGI) – Roma, 8 gen. – Le borse europee virano in rialzo dopo i positivi dati Usa sull’occupazione a dicembre. Londra sale dello 0,54%. Milano cresce dello 0,46%, Francoforte avanza dello 0,94% e Parigi dello 0,4%. (AGI)
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Washington – L'economia Usa a dicembre crea 292mila nuovi addetti, oltre le attese +200 mila unita' e contro le +252 mila unita' di novembre (dati rivisto dalle iniziali +211 mila unita'). Il tasso di disoccupazione (calcolato su una diversa base statistica) resta fermo al 5%, come previsto. (AGI)
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Bamako – Una missionaria svizzera è stata rapita a Timbuctù nel nord del Mali da uomini armati. Lo riferiscono i media svizzeri, specificando che il Dipartimento federale degli Affari esteri non ha ancora ne' confermato ne' smentito la notizia, confermata invece da un portavoce dell'esercito maliano, Souleymane Maiga. La donna, sequestrata la notte tra giovedi' e venerdi' nella sua abitazione, e' stata identificata come Beatrice Stockly, di Basilea, ed era gia' stata rapita nel 2012 a Timbuctu e venne liberata solo grazie alla mediazione delle autorita' del Burkina Faso. Nello Stato, ex colonia francese, è in corso una guerra civile iniziata a marzo del 2012 con il nord controllato da Movimento Nazionale di Liberazione dell'Awazad (i tuareg), poi sopraffatto da forze islamiste come Ansar Dine, al Qeeda nel Maghreb Islamico e il Mujao (Movimento per l'Unicita' e il Jihad nell'Africa). A gennaio 2013 su iniziativa delle Francia fu lanciata l'operazione Serval per concquistare il controllo del nord del Paese, dove però restano ancora attive sacche di resistenza. (AGI) 

(8 gennaio 2016)

Roma – L'Istat vede rosa: la situazione finanziaria delle famiglie italiane migliora con reddito, potere d'acquisto e spesa in aumento. I dati arrivano all'indomani delle buone notizie sul fronte del lavoro. Anche il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, plaude ai segnali di ripresa: "Aumentano i redditi, scende la disoccupazione: le riforme strutturali funzionano. L'Italia usa bene la flessibilita'", scrive Padoan in un tweet. Nel terzo trimestre del 2015, informa l'Istat, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti e' aumentato dell'1,3% rispetto al trimestre precedente e dell'1,5% nel confronto con il corrispondente periodo del 2014. Il potere di acquisto, che tiene conto anche dell'andamento dei prezzi al consumo, e' aumentato invece dell'1,4% rispetto al trimestre precedente e dell'1,3% sul terzo trimestre del 2014. Nei primi tre trimestri del 2015, nei confronti dello stesso periodo del 2014, il potere di acquisto e' cresciuto dello 0,9%. La spesa delle famiglie per consumi finali, in valori correnti, e' aumentata dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell'1,2% rispetto al corrispondente periodo del 2014. La propensione al risparmio e' stata pari al 9,5%, in aumento di 0,9 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,3 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 2014. Il tasso di investimento e' stato pari al 6%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali sia rispetto al trimestre precedente, sia nei confronti del terzo trimestre del 2014. Migliora anche l'andamento dei conti pubblici. Nel terzo trimestre 2015 l'indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil e' stato pari al 2,4%, inferiore di 0,5 punti percentuali rispetto a quello del corrispondente trimestre del 2014. Nella media dei primi tre trimestri del 2015 si e' registrato un rapporto tra indebitamento netto e Pil pari al 2,9%, con un miglioramento di 0,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Sale invece la pressione fiscale: e' stata pari al 41,4% nel terzo trimestre, in lieve aumento (+0,1 punti percentuali) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Infine i prezzi delle case tornano timidamente a crescere. Per la prima volta dal secondo trimestre del 2011, si registra un aumento congiunturale delle quotazioni delle abitazioni pari a +0,2%. Il risultato e' da ascrivere, secondo l'Istat, all'aumento dei prezzi delle case nuove (+1,4%) mentre per quelle esistenti si registra, pur in un quadro di stabilizzazione, una lievissima diminuzione dei prezzi (-0,1%). Su base annua, la flessione dei prezzi delle abitazioni, iniziata nel 2012, prosegue ma e' in progressivo rallentamento: l'Ipab registra una diminuzione tendenziale del 2,3% (da -2,9% del trimestre precedente). (AGI)

(8 gennaio 2015)

Roma- Numerose strade del centro di Liverpool sono state chiuse dalla polizia a causa di un uomo che si trova in un edificio di 14 piani e che dice di avere una bomba. Lo riferisce l'Indipendent, aggiungendo che la polizia sta negoziando con l'uomo, che si trova all'interno dello Silkhouse Court in Tithbarn Street: l'edificio è stato evacuato dopo che i dipendenti hanno attivato l'allarme anti-incendio. Fatti sfollare anche gli edifici vicini allo Silkhouse Court. Intanto i negoziatori della polizia stanno cercando di mettersi in contatto con l'uomo.Sulla scena è arrivata una squadra di artificieri mentre un elicottero sorvola l'edificio. Sono stati proprio alcuni dipendenti ad avvertire la polizia verso le 10:30 (le 11:30 in Italia) della presenza di un uomo sospetto che dichiarava di avere una bomba. La polizia assicura che nessuno e' rimasto ferito durante l'evacuazione. (AGI) 

(8 gennaio 2016)

Madaya - La meta' delle 42mila persone che sopravvivano sotto assedio da 181 giorni nella citta' siriana di Madaya e che corrono il rischio di morire di fame sono minorenni: lo ha reso noto l'Unicef. Il portavoce dell'agenzia Onu, Christoph Boulierac, ha riferito che l'organizzazione e' consapevole dei livelli di estrema malnutrizione, specialmente riguardo ai bambini, ma non ha fornito altri dettagli al riguardo. Boulierac non e' stato in grado invece di confermare la notizia data da Medici senza Frontiere che almeno 23 persone sono morte di fame e che 6 erano bimbi.

Madaya nella morsa della fame

"In questo momento non posso confermare ne' smentire nulla", ha sottolineato in ripetute occasioni Bouleriac. La popolazione di Madaya e' assediata da sei mesi dalle forze del regime di Bashar al-Assad e del gruppo sciita libanese Hezbollah, e il governo di Damasco non ha permesso alle agenzie umanitarie dell'Onu di entrare nella citta' per distribuire prodotti di prima necessita' agli abitanti. Dopo la pressione internazionale, il governo siriano ha acconsentito giovedi' all'ingresso degli aiuti umanitari nei prossimi giorni. Ma consultati i portavoce di Unicef, dell'Onu a Ginevra e dell'agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) su quando i convogli degli aiuti potranno entrare, tutti hanno detto di non saperlo. "Non so se e' per ragioni di sicurezza o di coordinamento ma la data esatta non e' stata divulgata", ha detto Adrian Edwards, portavoce dell'Unhcr. Edwards ha aggiunto che, dalle sue indicazioni, risulta che delle 42mila persone che sopravvivono a Madaya, 17mila sono sfollati interni provenienti da altre zone del Paese. A sua volta, il portavoce dell'Alto Commissariato Onu per i Diritti Umani, Rupert Colville, ha ricordato che l'uso della fame come arma di guerra e' proibita dalla legge umanitaria internazionale e che, se si provasse che e' intenzionale, potrebbe trattarsi di un crimine contro l'umanita'. (AGI) 

(8 gennaio 2016)