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Berlino – I conservatori della cancelliera tedesca Angela Merkel e i socialdemocratici hanno perso le elezioni e avanzano invece i populisti di destra Alternativa per la Germania (AFD). Secondo gli exit poll avrebbero raggiunto tra il 21 e il 23% dei voti nei tre stati interessati, nello Stato di Sajonia An-Halt e si pone come seconda forza politica dopo il CDU. A Baden Wurttemberg, mantengono il loro vantaggio i Verdi, con il 32% del voti, seguiti dalla Cdu (7%), lo SPD (13%) e AFSD (12,5%) mentre nella Renania resistono i socialdemocratici (37,5%), i conservatori (33%) e i populisti (11%). (AGI) 

Udine – "Si', possiamo dire che e' stata una vittoria convincente, anche se dopo il 2-0 potevamo gestire meglio e non prendere il gol, per stare piu' tranquilli negli ultimi cinque minuti, anche se loro non ci hanno creato delle difficolta'". Autore della rete del momentaneo 0-2, Alessandro Florenzi commenta cosi' l'ottava vittoria di fila della Roma sul campo dell'Udinese. "Con una buona difesa abbiamo portato a casa tre punti, cosa mai facile quando si gioca fuori casa – spiega il jolly giallorosso, oggi capitano, ai microfoni di Sky – Il mio gol? E' la fotografia della nostra qualita', di quello che proviamo in settimana. E quando il lavoro da' i suoi frutti ripaga dell'allenamento fatto in settimana". Con Spalletti, Florenzi e' sicuramente 'rinato': "Siamo migliorati un po' tutti. Con il lavoro, la tenacia e senza mollare mai di un centrimetro possiamo arrivare a cose che non immaginavamo". Terza in classifica, la Roma da' l'impressione di poter puntare anche piu' in alto: "Per adesso siamo sotto a Juve e Napoli, ma vogliamo dire la nostra sino alla fine, senza progetti futuri. Il nostro futuro e' solo l'Inter", conclude Florenzi, pensando gia' al big-match di sabato prossimo. (AGI) 

Roma – Sono i dettagli a decidere le contese equilibrate. Carpi-Frosinone, autentico spareggio per la salvezza, sembrava avviata verso un giusto 1-1 (reti di Bianco e Dionisi), ma all'88' un fallo in area di Soddimo su Crimi ha regalato agli emiliani il penalty del 2-1 (trasformato da De Guzman) per una vittoria di platino che rilancia le speranze salvezza di Castori, che resta penultimo ma risale a 25 punti, -1 proprio dai ciociari e a -2 dal Palermo, impegnato stasera col Napoli.Subito scintille in avvio con Gori e Bianco ammoniti al 1' per proteste. La tensione in campo e' palpabile, le due squadre giocano contratte e nervose e nei primi venticinque minuti si vedono soltanto falli e contrasti molto duri. Dopo uno di questi Pryyma e' costretto a ricorrere a una vistosa fasciatura alla testa. Al primo, vero affondo, pero', la squadra di Castori passa.

E' il 27' quando Lolli serve in profondita' Bianco che in scivolata beffa Leali e sigla la sua prima marcatura in Serie A.La reazione dei ciociari e' tutta nel colpo di testa di Ciofani su cross di Pavlovic (Belec blocca a terra) e nella botta da dentro l'area di Dionisi (ancora il portiere sloveno sicuro). Il gol non sblocca una partita cattiva e spezzettata da continue interruzioni di gioco, tanto che Banti (un po' troppo sparagnino con i cartellini) e' costretto a concedere ben cinque minuti di recupero (e altri sei nella ripresa). Al 38' Mancosu va vicino al raddoppio con un destro da posizione defilata ma Leali risponde con prontezza. In apertura di ripresa l'ex Bologna fallisce un'altra chance gigantesca per il raddoppio. Gori perde una palla sanguinosa al limite su pressione di Lollo, Di Gaudio pesca Mancosu solissimo in area ma l'attaccante biancorosso sbaglia un rigore in movimento sparando in curva. Gli ospiti, non pervenuti nel primo quarto d'ora, vanno a un centimetro dal pareggio con Ciofani, che devia di testa un piazzato di Pavlovic, la palla finisce a lato di un soffio con Ajeti che non riesce a correggere in rete. Le sostituzioni spezzano un po' il ritmo ma un lampo di Dionisi al 27' rimette la partita sui binari giusti per i giallazzurri. Altra punizione tagliata dalla trequarti di Pavlovic, mischia in area, un rimpallo su Romagnoli favorisce l'ex Livorno che in un secondo stoppa e scaglia il pallone sotto l'incrocio.

Qualche minuto dopo l'autore del pari (giunto all'ottavo centro in stagione) deve uscire per un risentimento muscolare, al suo posto Chibsah.Castori invece si gioca la carta De Guzman, al debutto. Ed e' la scelta giusta, perche' e' proprio l'ex Napoli a realizzare, a un giro di lancette dal triplice fischio, il calcio di rigore assegnato da Banti per un contatto fra Soddimo e Crimi. La corsa per la salvezza adesso e' una roulette russa. (AGI) 

Genova – Un Genoa tutto cuore vince in rimonta, 3-2 il finale, lo scoppiettante scontro salvezza giocato al Ferraris contro un Torino partito bene ma scomparso nella ripresa. Non basta la doppietta di Immobile agli uomini di Ventura che recriminano per i due rigori assegnati da Doveri e messi a segno dall'ex Cerci nella prima frazione ma che non hanno saputo reagire nella seconda frazione dopo la rete della vittoria messa a segno dal subentrato Luca Rigoni. Gasperini, con una classifica non certo tranquilla, non rinuncia al 3-4-3 e manda in panchina inizialmente Rigoni e Suso, con Dzemaili e Gabriel Silva in mediana e il tridente d'attacco composto dall'ex granata Cerci e Laxalt laterali a supporto del macedone Pandev, preferito a Matavz nel ruolo di punta centrale. Sponda Torino, Ventura opta per il 3-5-2 con Belotti e Immobile, ex rossoblu' non amato dalla tifoseria del Ferraris, duo d'attacco.

L'inizio di gara dei granata e' arrembante e, dopo appena quattro giri di lancette, l'undici di Ventura trova il vantaggio dopo una bellissima azione corale: dalla destra, Bruno Peres per Belotti che di prima intenzione serve Immobile che con il piatto destro non lascia scampo a Perin mandando il pallone sotto la traversa. Il forcing dei piemontesi non accenna a diminuire e, al 14', Acquah verticalizza per Immobile che, forse in posizione di fuorigioco, di prima con il destro mette a segno un gol bellissimo spedendo il pallone sul palo piu' lontano per la rete del 2-0. I padroni di casa, storditi dall'inizio veemente degli avversari, provano a ad alzare il proprio baricentro e, al 19', Ansaldi, penetrato in area granata, viene atterrato in scivolata da Molinaro con Doveri che assegna immediatamente la massima punizione. Dagli undici metri si presenta Cerci che accorcia le distanze battendo Padelli con una conclusione potente e centrale. Sospinto da un Ferraris caldissimo, indiavolato il Genoa preme sull'acceleratore e, dopo un dubbio intervento di Bruno Peres su Pandev, in pieno recupero, al 46', Doveri, sugli sviluppi di un corner, assegna il secondo rigore di giornata ai padroni di casa dopo una trattenuta di Acquah su Izzo. Sul dischetto del rigore si ripresenta Cerci che anche questa non si lascia ipnotizzare segnando la rete del momentaneo pareggio prima della fine dei primi 45 minuti di gioco.

Al ritorno sul campo, Cerci, dopo appena sei minuti, cerca la tripletta prima di lasciare il posto a Suso, ma e' bravo Padelli a respingere il pericoloso fendente dell'attaccante granata. Alle corde, Il Torino non riesce ad arginare la verve offensiva dei rossoblu' che, al 21', completa la rimonta con gli innesti subentrati a inizio ripresa: sugli sviluppi di calcio di punizione, Suso serve Rigoni che, spalle alla porta, di testa batte Padelli per il 3-2 che chiude di fatto una gara bellissima e piena di emozioni. (AGI) 

Firenze – Una brutta Fiorentina si fa fermare in casa da un Verona che, seppur con un piede in serie B, mette in campo cuore e orgoglio pareggiando, con Pisano, il guizzo di Zarate e sfiorando, nei concitatissimi minuti finali, il clamoroso blitz con Siligardi. E c'e' anche l'ombra di un rigore non assegnato ai gialloblu' per un fallo di Astori su Rebic. La Fiorentina si limita dunque ad agganciare l'Inter al quarto posto e perde terreno dalla Roma, cinque punti piu' su. Paulo Sousa stravolge la sua Fiorentina: out Badelj e Vecino per infortunio, il portoghese lancia Babacar con Zarate e Tello, mentre in difesa riposa Rodriguez e, dopo 3', si fa male Tomovic (dentro Roncaglia). Fuori quindi oltre all'argentino anche Ilicic, Kalinic e Bernardeschi. Ne viene fuori in avvio una squadra sottoritmo, contro cui ha gioco piuttosto facile un Verona che Del Neri ha voluto con un Toni unica punta e un centrocampo piu' robusto, guidato da Marrone. Bianchetti per l'infortunato Moras in difesa. In panchina l'altro ex Pazzini. Se Gollini si gode un'inattesa mezz'ora da spettatore, e' Tatarusanu a rischiare sulla volata di Wszolek (18').

Il primo guizzo viola e' di Tello, che scappa a Fares e mette dentro per Zarate, bloccato da Bianchetti. Al 40', su un'azione praticamente identica, la Fiorentina trova il vantaggio: Tello rasoterra per Zarate, l'argentino (di rientro dalle tre giornate di squalifica) complice la deviazione di Bianchetti, firma il secondo gol in viola dopo la magia col Carpi. Sospiro di sollievo per Sousa – anche perche' dagli spalti del Franchi stava cominciando a piovere qualche fischio – anche se prima dell'intervallo Greco, dopo aver strappato palla a Mati Fernandez, sbaglia a non servire Toni lanciato tutto solo verso Tatarusanu. Il Verona e' vivo e Marrone lo fa vedere quando impegna Tatarusanu in avvio di ripresa; Sousa non e' soddisfatto dei suoi, dentro allora Bernardeschi per un Tino Costa troppo impreciso. Borja Valero arretra il proprio raggio d'azione, Zarate impegna Gollini, mentre e' decisivo Astori sull'offensiva di Rebic. Spazi piu' larghi, ma Babacar tenta una velleitaria giocata personale anziche' servire Bernardeschi tutto solo nel cuore dell'area.

Il Verona ci prova: dentro Pazzini per Wszolek, ma e' Toni a creare nel giro di un minuto due opportunita': Alonso devia il colpo di testa, mentre Tatarusanu ci mette una pezza sulla girata di sinistro. Finale per cuori forti: Gavillucci sorvola su una scarpata di Astori su Rebic, ma poco dopo il Verona trova il meritato pari. Pasqual 'dimentica' Pisano nel cuore dell'area, l'angolo di Emanuelson e' perfetto, Tatarusanu e' incerto nell'uscita: risultato, 1-1. Fiorentina stanca, il Verona ci prova ma Siligardi per pochissimo non trova l'incredibile sorpasso. All'ultimo respiro Kalinic fa esplodere il sinistro, ma Gollini risponde alla grande: finisce in parita', il Franchi non gradisce e alla Fiorentina resta l'amaro sapore di un'occasione sprecata, ma il Verona di certo non ha rubato nulla e continuera' a lottare fino alla fine. (AGI) 

Roma - La Roma non molla e vince l'ottava gara di fila in campionato espugnando il campo dell'Udinese nel giorno dell'inaugurazione ufficiale della Dacia Arena. Per il mantenimento della terza piazza provvisoria, e' risultato decisivo proprio Edin Dzeko, il calciatore che Spalletti ieri aveva "lanciato" in vista di questa sfida, lanciando una sorta di sfida ai detrattori del bosniaco. E' lui che apre le marcature e sblocca il punteggio, nella ripresa arrotonda Florenzi, mentre nel finale Fernandes prova a riaprirla ma termina 1-2.

In attesa di Palermo-Napoli e Lazio-Atalanta

E dopo il pesante ko con la Roma, la Fiorentina non riesce a riprendere la marcia facendosi imporre il pari casalingo dal fanalino di coda Verona rimanendo al quarto posto con l'Inter a quota 54. Sembrava potesse bastare la rete nel primo tempo dell'argentino Zarate, con il sogno Champions che poteva rimanere vivo, ma nella parte finale del match un colpo di testa in area di Pisano permette agli scaligeri di ottenere un punto e di rischiare negli ultimi secondi addirittura il colpaccio.

Vittoria con ribaltone del Genoa sul Torino (3-2 il finale). Immobile segna in sequenza una doppietta che lancia la squadra di Ventura, Cerci lo imita su rigore rimettendo tutto a posto gia' alla fine del primo tempo. Nella ripresa, i rossoblu' mettono la freccia con Rigoni completando l'operazione tre punti.

La sfida salvezza tra Carpi e Frosinone ha dato ragione alla squadra di Castori che sfrutta il fattore campo rimettendosi alla grande in lotta per la salvezza anche se il Frosinone rimane ancora terzultimo con un solo punto adesso sugli emiliani. Emiliani in vantaggio nel primo tempo con Bianco, pareggio di Dionisi (ottavo gol stagionale) nella ripresa e nel finale rigore decisivo di De Guzman che manda in visibilio la squadra di Castori. (AGI) 

Abidjan - Strage in un resort sulla spiaggia di Grand Bassam, in Costa d'Avorio, a circa 40 km dalla capitale. Almeno quindici persone – tra le quali cinque occidentali – sono state uccise da un commando di terroristi arrivato sulla spiaggia via mare, a bordo di una imbarcazione. La Farnesina sta facendo le necessarie verifiche su eventuali presenze di italiani nella zona, molto frequentata da turisti occidentali.

Secondo fonti di sicurezze contattate dall'agenzia Efe le vittime sarebbero al momento 11. Stando alle informazioni disponibili provenienti da diverse fonti, terroristi armati di fucili Ak 47 e granate hanno attaccato il bar dell'hotel Etoile du Sud di Grand Bassam, a una quarantina di km dalla capitale Abidjan e hanno aperto il fuoco contro i clienti. 
Unita' delle forze speciali sono intervenute per evacuare i feriti, i clienti e i lavoratori del resort. Si tratta della prima volta che la Costa d'Avorio e' obiettivo di un attacco di questo tipo, anche se il Paese era in stato di allerta dopo gli attentati jihadisti in Burkina Faso e Mali dei mesi scorsi. (AGI)

(AGI) – Abidjan, 13 mar. – Sparatoria in un resort sulla spiaggia di Grand Bassam, in Costa d’Avorio, a circa 40 km dalla capitale. Sei le persone uccise nell’assalto, mentre
gli assalitori sarebbero due. Diverse persone che si trovavano all’interno dell’edificio sarebbero state prese in ostaggio. Tra le vittime – morti e feriti – ci sono cinque uomini, cinque donne e un bambino. Il ministero degli Esteri sta facendo le necessarie verifiche su eventuali presenze di italiani nella zona, molto frequentata da turisti occidentali
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Roma - "Finalmente l'Italia si potrà dotare di una norma che rafforza il lavoro di contrasto a un fenomeno che solo da noi vale più di 12 miliardi di euro all'anno". Lo afferma il minsitro delle politiche agricole Maurizio Martina, in occasione della votazione da domani alla Camera della legge contro gli sprechi alimentari. "Puntiamo – spiega il ministro – a far crescere la consapevolezza nei consumatori rispetto alle abitudini alimentari, a semplificare le donazioni per le aziende e per la prima volta anche per l'agricoltura si disegna un ruolo da protagonista, attraverso le donazioni dirette agli indigenti".

Sotto questo versante – fa notare il minsitro – l'Italia rappresenta già una buona pratica a livello internazionale: ogni anno recuperiamo 550mila tonnellate di eccedenza in tutta la filiera. "Nel 2016 – annuncia il ministro – vogliamo arrivare a 1 milione. Il nostro piano SprecoZero va avanti con le misure della nuova legge e con l'intervento che abbiamo già fatto con la stabilità, dove abbiamo reso per le imprese più conveniente donare che sprecare cibo. è importante anche che la legge riconosca e rafforzi l'impegno del tavolo indigenti che da oltre due anni lavora al Ministero mettendo insieme enti caritativi, industria, grande distribuzione e organizzazioni agricole".

"Nel mondo un terzo della produzione di cibo viene sprecata. Si tratta di una delle piaghe più forti contro cui combattere per affermare davvero e concretamente il diritto al cibo come diritto universale, per contribuire a raggiungere l'obiettivo Famezero al 2030 sancito dalla Carta di Milano e dai nuovi Obiettivi del millennio dell'Onu. L'Italia – conclude – anche con la nuova norma, è pronta a fare la sua parte". (AGI)