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(AGI) – Roma, 19 nov. – Semplificare la complessita’, e’ il
compito di cui intende farsi carico “Giotto”, la prima
piattaforma per l’Iot (Internet of Things) completamente
sviluppata in Italia dal gruppo Almaviva, leader nazionale
nell’Information e communication technology. Giotto e’ una
piattaforma Cloud universale per connettere in un unico
ambiente differenti dispositivi e farli interagire con le
persone, le applicazioni, i servizi e con altri dispositivi a
partire dai ‘social’. Aziende, case, automobili, ma anche
stazioni e intere citta’ possono essere connessi alla rete,
trasmettere dati e interagire reciprocamente. Queste
informazioni (big data e analytics) sono importanti per
migliorare la vita delle persone e rilanciare la competitivita’
delle imprese, a partire dalla stretta collaborazione e dalla
messa a disposizione gratuita per universita’ e centri di
ricerca (Politecnico di Milano, la Sapienza e Roma Tre) e le
loro start up.
“L’uso di Giotto – ha detto Alberto Tripi, presidente di
Almaviva, nel corso della presentazione della piattaforma a
Roma – permette agli sviluppatori di concentrarsi sulla
componente applicativa, senza preoccuparsi di implementare e
gestire tutta la parte di infrastruttura. Insomma, si tratta di
una piattaforma al servizio dell’innovazione, per dar vita ad
applicazioni utili alle persone e alle imprese e per
contribuire a dare slancio alle tecnologie IoT”.
Un mercato, quello dell’Iot, in pieno sviluppo anche in
Italia con un giro d’affari nel 2014 di 1,15 miliardi solo per
le attivita’ via cellulare, in crescita del 28% rispetto
all’anno precedente e con prospettiva di ulteriore crescita nel
2015.
L’esperienza partita nel lontano 1986 da una collaborazione
pionieristica tra Almaviva e Ariston nel settore della
domotica, oggi trova applicazione in diversi settori a partire
da quello dei trasporti con il sistema di servizi wi-fi in
stazione per Ferrovie e poi nel campo del risparmio energetico
e muove passi significativi nella sicurezza, nella logistica e
nell’agricoltura. “L’IoT – spiega Stefano Mainetti, della
School of management del Politecnico di Milano – e’ diventato
un fenomeno dirompente e quando si parla di connessione di
oggetti e di sviluppo di applicazioni ‘smart’ diventa
fondamentale trovare una modalita’ di integrazione universale”.
Secondo Tripi “Giotto e’ nato per creare soluzioni IoT che
migliorino la vita delle persone in azienda, a casa e nelle
citta’. E’ uno strumento semplice, economico e sicuro che
raccoglie e interpreta i dati dei dispositivi e integra i
sistemi”. Il tutto sulla base anche della collaborazione con la
multinazionale Usa Cisco: “Le partnership – sottolinea Agostino
Santoni, ad di Cisco Italia – sono uno dei pilastri su cui si
regge la nostra capacita’ di offrire ai clienti soluzioni e
architetture ad alto valore”. (AGI)
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