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Diciamoci la verità, di fronte a un gioco sviluppato da un team italiano spesso drizziamo le antenne e gonfiamo il petto a prescindere. Ma non è banalmente per cieco orgoglio patriottico che Vesper dovrebbe attirare la vostra attenzione, ma perché è effettivamente un’opera che trasuda una passione e un talento che dovremmo tutti apprezzare.

Personalmente sguazzo nei platform e nelle opere di fantascienza in generale sin da ragazzino, quindi già dal primo trailer ho capito che il titolo di Cordens Interactive era pane per i miei denti. Quando poi il gioco è uscito a fine luglio scorso si è rivelato una bella sorpresa, ma purtroppo solo per PC, piattaforma su cui gioco quasi zero.

Il titolo è rimasto ingiustamente nell’ombra del mercato, nonostante l’accoglienza della critica a suo tempo sia stata positiva. Fortunatamente ora si è realizzato esattamente quello che speravo: una versione di Vesper per Nintendo Switch, per la somma gioia di tutti quei giocatori, come il sottoscritto, con il guilty pleasure nell’avere titoli di questo tipo sull’ibrida Nintendo. Se quindi ve lo siete persi all’uscita, ora non avete più scuse per procrastinare la vostra attenzione.

Coscienza al vespro

Vesper ci scaraventa su Aryish, un mondo in rovina di cui capiamo essere stato la dimora di una civiltà di androidi. Nei silenti panni metallici di Seven, un androide sopravvissuto a una crisi planetaria non ben definita, inizio un viaggio senza spiegazioni esplicite, facendomi largo tra architetture antiche e macchine aggressive. Inizialmente la confusione e il mistero la fanno da padrone, ma gli scenari di Aryish mi attirano al proprio interno con la loro bellezza crepuscolare, prendendomi per mano verso un cammino incerto.

Gradualmente capisco che la trama dietro l’ineffabile minaccia che ha portato tale distruzione viene raccontata senza l’ombra di un dialogo, ma interamente tramite una narrazione diegetica degli ambienti, indizi visivi lasciati da ologrammi che si attivano al mio passaggio e soprattutto documenti trovati sulla strada, pezzi di un puzzle che svela progressivamente cosa sta succedendo e soprattutto cosa è già successo. Se siete degli amanti della letteratura dei grandi autori di fantascienza apprezzerete sicuramente le evidenti influenze nella storia di Vesper. Nelle viscere di questo malinconico pianeta alieno, un deliberato senso di mistero si insinua nella mente tramite silenzi mirati e l’efficace sound design del gioco, e mi ha suscitato quel misto di solitaria angoscia e desiderio di scoperta che ho imparato ad amare nella serie di Metroid.

Il senso di graduale realizzazione della trama è uno degli aspetti più intriganti e soddisfacenti dell’opera di Cordens Interactive, ma mettetevi in testa di dedicargli la giusta attenzione, perché se la merita e perché non è di facile interpretazione. In particolare, dopo aver completato il gioco la prima volta, Vesper vi spinge a ricominciarlo con una prospettiva più consapevole e svelare davvero i segreti del pianeta Aryish. Dire di più sarebbe un infame spoiler, ma fidatevi: questo è un gioco che vale la pena giocare anche e soprattutto dopo la prima run.

Vesper Zero Light Edition

L’incanto dell’abisso

Altra colonna portante del titolo è la sua direzione artistica assolutamente fenomenale. Giocare a Vesper è come muoversi in una galleria di artwork sci-fi dal fascino alieno disarmante, costellati di dettagli e lens flare. Il gioco stesso quasi si “mette in posa” e si fa ammirare intervallando le fasi di gameplay con momenti di contemplazione

Le aree che si attraversano sono soffuse di colori primari in modo da suscitare diversi stati d’animo, mentre il sapiente uso delle ombre contrastate relega alla quasi totale oscurità gli elementi più vicini come lo stesso Seven e i nemici, contribuendo al senso di oppressione del suo viaggio.

Vesper Zero Light Edition

Sopravvissuto

Seven sarà anche un androide, ma è decisamente vulnerabile nell’inospitale Aryish. Non contate su abilità atletiche o sovraumane, né su un gameplay adrenalinico. Ci sono dei momenti di concitazione, ma per lo più durante alcune sessioni di fuga. In Vesper a farla da padrona è la capacità di risolvere enigmi e il tempismo nel destreggiarsi tra le creature aggressive. Un gameplay che si ispira a piene mani dai grandi esponenti dei platform “ragionati” degli anni ‘90 come Oddworld.

Gli ostacoli da superare sono ben congegnate dall’ottima curva di difficoltà, mai troppo difficili da diventare frustranti, ma neanche banali. Centrale è soprattutto l’uso della versatile Drive Gun, che permette di assorbire e utilizzare fonti di energia per aprire passaggi, attivare ponti e ascensori, ma anche prendere il controllo di androidi nemici. In generale, in Vesper è più importante l’approccio stealth e saper usare con criterio le proprie risorse limitate. Malgrado il focus del gioco non sia certamente nell’azione, si fa sentire un po’ la scarsità di tipologie di nemici.

Vesper Zero Light Edition

Luce Zero

Aspettare una versione per Nintendo Switch è valsa sicuramente la pena. Anche se tecnicamente abbiamo notato qualche occasionale singhiozzo, in generale il livello di ottimizzazione può dirsi più che soddisfacente, e può godere di un gradevole sfruttamento della vibrazione dei pad della console.

Il gioco poi arriva direttamente con l’aggiornamento “Zero Light Edition” che aggiunge dei miglioramenti grafici dei modelli e animazioni, nuove aree, vari bilanciamenti al gameplay e dulcis in fundo un artbook da sbloccare in-game.

Se avete già la versione originale per Steam, tra l’altro, l’aggiornamento è gratis.

Vesper Zero Light Edition

Vesper è un titolo solo apparentemente modesto, ma in realtà pieno di talento, fascino e magnificenza artistica. Potrebbe non risultare straordinariamente “originale” e corposo al livello di gameplay, è vero, ma onestamente se qualcuno volesse davvero appigliarsi al pigro argomento della “non-straordinarietà” per sminuire un titolo come questo, direi che non ha capito niente della portata o il target di Vesper. Se amate i puzzle-platform, le storie e le ambientazioni sci-fi, fiondatevi subito sull’eShop a comprarlo. Adesso. Costa appena 10 €, quindi non fate i tirchi e dimostrate di essere dei giocatori che sanno dare il giusto valore ai videogiochi senza aspettare chissà che sconto in futuro. 

L’articolo Vesper: Zero Light Edition – Recensione proviene da GameSource.