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Prendete un Survival Horror, mischiateci meccaniche Stealth per sfuggire da un nemico che impara e si evolve nel corso dell’avventura, un comparto grafico colorato e acceso, un pizzico di enigmi ambientali e otterrete un videogioco divertente e appassionante. O forse no.

Hello Neighbor è un titolo che ha fatto discutere la stampa specializzata e i videogiocatori, deludendo la maggior parte di entrambe le sfere. Uscito nel 2017 su PC, Mac e Xbox One, approda questa estate su PlayStation 4, Nintendo Switch e dispositivi mobile (Android e iOS). Per l’occasione, abbiamo deciso di rimetterci mano per vedere se sia cambiato qualcosa, ma sembra proprio che, come previsto (essendo un semplice porting), pregi e difetti siano rimasti invariati.

Hello Neighbor

Ciao vicino…

Immaginate di trasferirvi, cambiare casa. Nuovo quartiere significa nuovi vicini. E cosa pensereste se, per puro caso, affacciandovi alla finestra, vedeste il vicino percuotere, imbavagliare e rinchiudere una persona? “Salutava sempre” non ci sembra il caso. Una persona normale chiamerebbe la polizia, noi no. Noi tenteremo di intrufolarci in quella casa.

Hello Neighbor è diviso in tre atti; in ciascuno di essi avremo un’ambientazione diversa da scoprire e in cui l’unico scopo sarà risolvere enigmi ambientali per sfuggire al vicino maniaco e scoprire cosa sia davvero successo. Nel primo dovremo entrare nella casa, mentre nei successivi lo scopo sarà fuggirne. Il tutto mentre, dopo diverse morti, ci verranno mostrati inquietanti flashback della vita del vicino, per farci intuire sin da subito il motivo della sua pazzia.

Hello Neighbor

Il coloratissimo e cartoonesco stile grafico rende il gioco tanto particolare quanto anticlimatico. Tranne le primissime volte, e forse neanche quelle, l’essere catturati dal vicino è più frustrante che pauroso. Le ridotte dimensioni delle mappe (specialmente la prima) e il suo “imparare” le nostre mosse tenderanno a farlo apparire sempre negli stessi punti, fattore che spesso ci costringerà a correre intorno alla casa per fuggire alla cattura.

Il vicino avrà infatti un’intelligenza artificiale piuttosto infame: sarà in grado di capire quando qualcosa non va, sentire i rumori delle finestre rotte, imparare i nostri percorsi e piazzare trappole dove serve, spesso in maniera ignegnosa.

Hello Neighbor

… no, proprio addio

L’IA nemica e l’idea di base di Hello Neighbor sono forse i suoi unici due pregi degni di nota, perché su tutto il resto non ci siamo proprio.

Gli enigmi, ad esempio, parte centrale del gioco, peccano di totale illogicità e mancanza di senso. Spesso e volentieri ci ritroveremo, in assenza di una guida, a compiere azioni completamente random per cercare di trovare la soluzione all’enigma, prendere una chiave o un oggetto particolare. Nel corso dell’avventura, non ci sarà una singola sfida risolvibile al primo tentativo con un lampo di genio o un ragionamento ordinato e ci ritroveremo a vagare per le mappe con oggetti sconosciuti da combinare con altrettanti oggetti sconosciuti e così via, finché, per puro caso, non succederà qualcosa che porterà avanti il tutto. E via, verso altri tentativi random.

Hello Neighbor

Aggiungiamo problemi ai problemi con l’imprecisione (e definirla tale è un eufemismo) dei comandi. I salti saranno totalmente incontrollabili e nove volte su dieci scivoleremo dopo una lunga sessione di platform senza un reale perché. Impilare gli scatoloni per raggiungere piani più elevati sarà una sofferenza paragonabile a un parto plurigemellare e farà impazzire i più.

La parola chiave è quindi una: frustrazione. A nulla serve il comparto estetico colorato e cartoonesco, specialmente visto che è contornato da una realizzazione grafica comunque piuttosto semplice e anonima e un comparto sonoro praticamente assente. Hello Neighbor è passato attraverso diverse alpha, porting su porting, ma alla fine continua a sembrare la demo di un gioco tuttora incompleto.

Hello Neighbor

Hello Neighbor è un ammasso di idee confusionarie e pericolanti, partite da una base sicuramente interessante, ma poi crollate su loro stesse sotto il peso di un’ambizione che non ha saputo tener fede alle aspettative. Il porting per PlayStation 4 non ha potuto, ovviamente, modificare nulla di quanto già detto per le versioni Xbox One e PC e ci si ritrova, per l’ennesima volta, davanti a un titolo frustrante e illogico. Bocciato.

L’articolo Hello Neighbor – Recensione PlayStation 4 proviene da GameSource.