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Sabato 10 febbraio siamo stati invitati da Sony e dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano, a provare in anteprima una delle due attività interattive proposte dal museo proprio in collaborazione con l’azienda.

Videogiochi cultura

Sì perchè nei weekend 10-11 e 17-18 febbraio, il museo ospiterà due attività per il pubblico legate allo Spazio con il supporto del PlayStation VR; la prima ripercorrerà la missione Apollo 11 con cui l’uomo è sbarcato sulla Luna, mentre la seconda vi metterà nei panni dell’astronauta Mark Watney nel film The Martian (Sopravvisuto). In ognuna di queste attività i 14 partecipanti (questo il numero di postazioni disponibili per attività) verranno assistiti dagli animatori scientifici del museo e soprattutto da Luca Reduzzi: curatore delle collezioni Astronomia e Spazio del museo. Nella nostra esperienza in loco, abbiamo potuto provare la seconda attività, ovvero quella legata al Pianeta Rosso.

Dopo essere arrivati al museo, Luca Roncella (interactive producer e game designer del museo) ci ha accompagnati nella bellissima e suggestiva Sala delle Colonne dove si è svolta l’attività. Il percorso, pensato per adulti e bambini a partire dai 12 anni, consiste in una breve presentazione di ciò che si andrà ad fare in gioco, con annessa spiegazione scientifica, e in 20 minuti di gameplay all’intero dei software: Apollo 11 VR o The Martian VR Experience. Ognuna delle due esperienze di gioco verrà inoltre accompagnata dalle parole di Reduzzi che, in qualità di astrofisico, vi spiegherà ulteriormente ciò che vedrete e/o farete in quel momento a schermo.

Videogiochi cultura

Al di là dell’esperienza immersiva che il visore Sony permette, quello su cui vorremmo soffermarci è il positivo intento di unire la cultura al divertimento videoludico, con i videogiochi che in attività come queste mostrano il loro lato educativo. I bambini, vero target dell’esperienza, non solo vengono stimolati dall’interattività ma apprendono e imparano grazie alle parole di un esperto. Il percorso di Reduzzi quindi, fornisce un valore aggiunto ad azioni come guidare un rover sulla superficie marziana o sollevare ed accatastare dei pannelli solari con un braccio meccanico. In un momento in cui i videogiochi sono spesso al centro di molte notizie (negative ma anche positive) queste attività aiutano ad aumentare la loro accezione positiva agli occhi del grande pubblico.

Le attività in VR saranno comprese all’interno del prezzo del biglietto d’ingresso al museo ma, a causa del numero ridotto delle postazioni, andrà effettuata una prenotazione. Inoltre, dal mese di marzo e fino al mese di maggio, l’attività VR legata a Marte rimarrà disponibile come attività aggiuntiva alla visita della mostra “Marte. Incontri ravvicinati con il Pianeta Rosso.” Altre attività invece, si susseguiranno nel corso del 2018 in base ai temi proposti dal museo.

Videogiochi cultura


Concludendo, la possibilità di poter “visitare” Marte guidati dalle parole di un Astrofisico è un’esperienza utile ed appagante in grado di stimolare adulti e bambini. Attività di questo genere sono la giusta lente d’ingrandimento sul binomio videogiochi-cultura che può e deve emergere più spesso quando si parla del medium videoludico. proprio in quest’ottica, la partnership tra Sony e il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano è un ottimo punto di partenza in prospettiva futura.