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(AGI) – Roma, 10 lug. – Nell’arco di due settimane, a Baghdad, quattro cristiani iracheni sono stati rapiti, e per due di loro il sequestro e’ finito tragicamente: dopo il pagamento del riscatto, sono stati ritrovati senza vita dalla polizia. Il corpo di Quais Abdul Shaya e’ stato riconsegnato ai familiari, nonostante avessero pagato ai rapitori un riscatto pari a 25mila dollari. La stessa sorte e’ toccata a Saher Hanna, che lavorava al Ministero dell’interno. Un altro cristiano e’ stato liberato dai sequestratori dopo che i familiari avevano versato loro una somma pari a 50mila dollari, mentre solo il dottor Bashar al-Ghanem Akrawi ha ritrovato la liberta’ grazie a un’operazione della polizia nel covo in cui era tenuto recluso. L’escalation di crimini mirati contro i cristiani della capitale irachena e’ uno dei fattori che contribuiscono a rendere dolorosa e precaria la loro condizione. Il parlamentare cristiano Imad Youkhana Yako ha rilasciato ieri un comunicato stampa – pervenuto all’Agenzia Fides – allo scopo di sollecitare i suoi colleghi e le forze di sicurezza ad assumersi le proprie responsabilita’ rispetto a un fenomeno che “fa parte delle intimidazioni subite dalla componente cristiana della popolazione e contribuisce a minare l’unita’ della societa’ irachena”. .