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(AGI) – Strasburgo (Francia), 7 lug. – Il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, si e’ infuriato con gli eurodeputati che lo avevano criticato di stare troppo al cellulare, e si e’ difeso spiegando di star inviando messaggi al premier greco, Alexis Tsipras, e dunque lavorando; ma ha colto l’occasione per una ‘tirata’ contro la demagogia populista. Durante il dibattuto all’europarlamento sul bilancio della presidenza lettone dell’Ue, Juncker e’ stato attaccato dalla deputata di estrema destra ungherese, Krisztina Morvai, che nel suo intervento lo ha accusato di passare il suo tempo “solo appeso al telefono” e “non conoscere i problemi del mondo”. Basta dire sciocchezze”, ha reagito lui. “Mi sto messaggiando con il premier greco. Non so se voi avete modo di farlo, pero’ e’ mio dovere farlo oggi. Sto facendo il mio lavoro”. Ma visibilmente innervosito ha liquidato le accuse della Morvai come “demagogiche”: “Dare l’idea che la Commissione e l’Europa vivano in saloni dorati e che non ci rendiamo conto delle condizioni di vita dei cittadini e’ assurdo e di un populismo primario, demagogia malsana”. (AGI) .