Ultime News
Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterEmail this to someone

(AGI) – Beirut, 3 lug. – Una coalizione di diverse fazioni islamiste, dai qaedisti del fronte Jubath al Nusra ai salifiti di Ahrar al Sham – ma che non vede la partecipazione di Isis – ha lanciato un’offensiva in grande stila per strappare Aleppo, la seconda citta’ siriana, alle forze di Bashar Assad, che ne controllano circa la meta’. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani, che, benche’ operi da Londra, e’ accreditato come la principale fonte su tutto quanto accade nel Paese. In una dichiarazione la coalizione sostiene che l’obiettivo “e’ liberare la citta’ di Aleppo” per assicurare che una volta caduta nelle mani vi venga imposta la severa legge coranica della sharia Il grosso degli scontri si sta concentrando aullla linea del fronte a Jamiyat al-Zahra, dove le truppe di Damasco sono sotto pesante attacco, e che ospita i maggiori complessi delle forze di sicurezza siriane. Dal 2012 gli islamisti controllano la parte orientale della citta’, ormai ridotta dopo oltre 4 ani di guerra, ad un cumulo di macerie con l sue antiche bellezze ridotte in polvere Finora si contano 8 civili uccisi e almeno 70 feriti con decine di vittime tra le truppe siriane. Lo scorso mese i soldati di Damasco erano riusciti a respingere un assalto di un’altra coalizione anti-Assad incluso il cosiddetto Libero Esercito Siriano, sostenuto dagli occidentali, nel quartiere di Rashidin. La caduta del principale crocevia economico siriano rappresenterebbe un durissimo colpo per Assad, che perderebbe altro terreno, limitandosi a quel punto a controllare la striscia di terriotorio che da nord di Damasco raggiunge sulla costa mediterranea Latakya, la sua citta’ natale. Regione ribattezzata dagli analisti Aluistan, dal nome della setta semi-eretica sciita degli alauiti cui appartiene la famiglia Assad Questo approfondirebbe la, gia’ in atto da tempo, polverizzazione della Siria nella zona occidentale controllata in qualche modo dal regime di Damasco e il resto del Paese sotto il giogo di piu’ fazioni islamiste. (AGI)