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(AGI) – Vienna, 2 lug. – I negoziati sul nucleare iraniano sono alla stretta finale, a Vienna, ma ancora non in dirittura d’arrivo. Il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, ha dunque lasciato la capitale austriaca annunciando che vi tornera’ domenica sera, nella speranza che siano stati fatti sufficienti passi in avanti per arrivare all’accordo finale. “Sono stati fatti alcuni progressi, ma non siamo ancora alla fine del negoziato”, ha detto al termine di una riunione, prima di ripartire alla volta di Parigi. “Ho deciso di tornare a Vienna domenica sera; e spero che allora saremo sul punto di arrivare a una soluzione definitiva che ci consenta di arrivare a un accordo robusto”. Arrivando a Vienna in mattinata, il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, aveva detto comunque di vedere “forti possibilita’” che l’Iran e le potenze del gruppo ‘5+1′ arrivino a un accordo, ma aveva auspicato “sforzi positivi” da parte di tutti. Dopo venti mesi di negoziati, l’Iran e le potenze del 5+1 (Gran Bretagna, Cina, Francia, Russia, Usa e Germania) si sono dati tempo fino al 7 luglio per tentare di arrivare a un accordo sul programma nucleare iraniano. L’obiettivo e’ dare concretezza all’accordo quadro raggiunto ad aprile. Oltre a Wang si trovano a Vienna il segretario di Stato americano, John Kerry, i ministri degli Esteri di Iran, Regno Unito, Germania e Francia (ma Fabius e’ rientrato a Parigi), insieme al capo della diplomazia dell’Unione Europea, Federica Mogherini. Intanto, Yukiya Amano, il direttore dell’Agenzia internazionale dell’Energia Atomica, Aiea, e’ a Teheran per incontrare le autorita’ iraniane. I colloqui puntano a limare le divergenze su uno dei punti del futuro accordo sul nucleare maggiormente contestati dalla repubblica islamica, ovvero l’ispezione dei siti e degli impianti utilizzati da Teheran per lo sviluppo del suo programma atomico, compresi quelli militari. Su pressioni della Guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei, lo stesso Parlamento ha votato nelle scorse settimane una legge che rimanda all’assemblea la decisione di consentire o meno la visita dei siti di interesse strategico, bloccando di fatto qualsiasi tentativo da parte dei negoziatori a Vienna di concedere aperture in questo senso. Amano nel pomeriggio ha incontrato il presidente Hassan Rohani. Al termine dei suoi incontri a Teheran, definiti “molto importanti” da Mogherini a Vienna, un alto responsabile iraniano ha riaffermato la volonta’ di arrivare a un accordo nucleare “giusto ed equilibrato” con le grandi potenze. L’ultima parola comunque sul dossier nucleare spetta alla Guida suprema. (AGI) .