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(AGI) – Atene, 1 lug. – Tensione in Grecia davanti alle banche che hanno aperto per il pagamento in contanti delle pensioni o per i prelevamenti dei correntisti sprovvisti di bancomat o carta di credito, sempre per un massimo di 120 euro a settimana. Fin dal primo mattino si sono formate lunghe code davanti agli sportelli, con l’incertezza sull’ordine per i pagamenti che in alcuni casi era quello alfabetico dei nomi e in altri legato agli arrivi. In fila c’era che era rassegnato e chi non nascondeva la sua collera: “Al diavolo!”, afferma ad Atene un anziano marittimo che cerca di riscuotere la pensione. “ho lavorato per piu’ di 50 anni in mare e ora posso chiedere solo 120 euro…”, continua sottolineando che non ha soldi per comprare i farmaci per sua moglie malata. “Ho preso i soldi, so che non sono abbastanza ma li ho presi lo stesso”, afferma Dyonisia Zafiropoulou, impiegata ora in pensione della DEI, la compagnia elettrica. “Ho dato la mia vita al lavoro, spero di sopravvivere a questo momento”, ha auspicato. Da lunedi’ tutte le banche sono chiuse e i ritiri al bancomat sono limitati a 60 euro al giorno, una misura decisa dal governo per preservare il Paese dal default. Ma per i correntisti che non posseggono carta di credito o bancomat, e sono numerosi, gli sportelli bancari sono stati riaperti mercoledi’ per la durata di tre giorni. Loro possono ritirare solo 120 euro per settimana. A Salonicco, seconda citta’ della Grecia, circa 200 persone sono in fila davanti alla succursale della Bng, la banca del Paese. “Mi vergogno del mio Paese – afferma un ottantenne -. Sono tutti colpevoli: da Samaras a Tsipras”. Nelle filiali bancarie il ritiro di parte della pensione avviene per ordine alfabetico o in funzione dell’arrivo dei correntisti che devono presentare il loro numero di conto e una carta di identita’. Il Nonostante la presenza dei poliziotti davanti alle banche, il nervosismo e l’esasperazione erano palpabili. C’e’ chi riesce a ironizzare sul momento drammatico. (AGI)