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Il capo del governo di accordo nazionale libico (Gna), Fayez al Serraj e il generale Khalifa Haftar sono attesi oggi a Mosca, dove “si terranno contatti inter-libici sotto l’egida dei ministri degli Esteri e della Difesa di Russia e Turchia e nell’ambito dell’iniziativa dei presidenti della Federazione russa e della Turchia”. Lo hanno confermato alla stampa russa fonti del dicastero degli Esteri russo. “A questi contatti ci si aspetta – affermano le stesse fonti – che prendano parte Serraj e Haftar”.

Fayez al Serraj e Khalifa Haftar saranno “a breve” a Mosca per la “possibile” firma della tregua avviata da ieri in Libia. A dirlo, confermando in qualche modo le voci di un arrivo oggi nella capitale russa del capo del Governo di accordo nazionale e del maresciallo della Cirenaica, è Lev Dengov, capo del gruppo di contatti russo per la Livbia. “Per quanto ne so – ha aggiunto Dengov – Serraj e il capo del Consiglio di Stati Khalid al-Mishri negozieranno in merito ad alcuni dettagli del documento”.

“Non è chiaro se le due delegazioni si incontreranno”

Così faranno anche Haftar e il presidente del parlamento di Tobruk, Aguila Saleh. “Non è chiaro se le due delegazioni si incontreranno”, ha precisato Dengov, sottolineando che esse “terranno incontri separati con funzionari russi e turchi, che lavorano congiuntamente al dossier. Molto probabilmente saranno presenti, in veste di osservatori, rappresentanti dell’Egitto e degli Emirati arabi”.

Nella tarda serata di ieri, nel corso di un intervento televisivo Serraj aveva invitato i libici a “voltare pagina, respingere la discordia, e serrare le file per fare passi avanti verso la stabilità e la pace”. 

Intanto l’appuntamento per il faccia a faccia tra Giuseppe Conte e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è atteso alle 14. Il premier italiano punta a consolidare il ruolo dell’Italia in Libia. Il premier sta facendo ogni sforzo per riportare il dialogo tra il generale Haftar e il presidente del Consiglio presidenziale libico al Serraj e la Turchia, con l’invio di truppe in Libia, è diventata una degli attori principali per evitare l’escalation della tensione tra i due ‘duellanti’.