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Si moltiplicano gli episodi di violenza a Hong Kong, l’ex colonia britannica precipitata da mesi in una crisi senza precedenti. L’ultima aggressione ha avuto come vittima un deputato filo-Pechino, una delle personalità più invise ai manifestanti, pugnalato al petto durante un evento elettorale nella sua circoscrizione di Tuen Mun, vicino la frontiera con la Cina.

Il video dell’aggressione fa impressione: si vede che un uomo, apparentemente un sostenitore, che gli consegna un mazzo di fiori e che conversa tranquillamente con lui; ma dopo qualche secondo, in maniera del tutto inaspettata, l’uomo tira fuori dallo zaino un coltello con cui colpisce il deputato al petto. I collaboratori dell’uomo politico sono stati lesti nel saltargli addosso e immobilizzarlo, mentre quello continuava a gridare “Junius Ho, sei una feccia”.

A protester stabbed #HongKong pro-police legislator Junius Ho in the chest. pic.twitter.com/5lveEsM4EI

— Liam Stone石立安 (@liamstone_19)
November 6, 2019

È rimasto comunque ferito anche l’aggressore, insieme a un’altra persona, probabilmente contusa nella colluttazione. Ho, che ha 57 anni, era cosciente quando è stato trasferito ospedale. Insieme alla governatrice di Hong Kong, Carrie Lam, e al capo della polizia, Stephen Lo, l’avvocato e deputato è una delle personalità più odiate dai manifestanti che da mesi chiedono maggiore democrazia.

A luglio era stato filmato mentre stringeva la mano a un gruppo di uomini sospettati di appartenere alle triadi, le organizzazioni mafiose cinesi; gli stessi che in quei giorni, armati di bastoni e manganelli, avevano picchiato i manifestanti nella stazione della metropolitana di Yuen Long. In quell’occasione, erano finite in ospedale una quarantina di persone. Dopo quest’ultima aggressione, sono stati vandalizzati anche l’ufficio di Ho e le tombe dei suoi genitori.