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Aggiornato alle ore 11,00 del 21 aprile 2019.

Una serie di esplosioni simultanee si è verificata in hotel di lusso e chiese durante le celebrazioni di Pasqua in Sri Lanka, causando morti e feriti. Secondo le prime informazioni diffuse dai media internazionali, le esplosioni sono state 8, in cinque chiese e tre hotel. La polizia al momento ne ha confermate sei, in tre chiese e in tre hotel. Alcuni media locali parlano a questo punto di 185 morti e circa 500 feriti, ma il bilancio si aggiorna e si aggrava di ora in ora.

Una esplosione si è verificata nella chiesa di Sant’Antonio nella capitale Colombo. Un’altra a Katuwapitiya e un’altra ancora a Katana, nell’ovest del Paese, una cinquantina di chilometri a nord della capitale. E ancora altre chiese sono state colpite a Negombo, appena fuori dalla capitale. Sono stati sicuramente coinvoltinegli attentati anche lo Shangri-La Hotel e il Kingsbury Hotel a Colombo.

Secondo quanto riferito dalla polizia, i morti sono almeno 185; le esplosioni hanno colpito hotel frequentati anche da turisti stranieri (9 le vittime accertate, mentre l’Unità di crisi della Farnesina è al lavoro per effettuare verifiche sulla eventuale presenza di italiani). Fonti ospedaliere hanno riferito che solo all’Ospedale Nazionale della capitale sono stati portati 25 cadaveri e 280 feriti.

Almeno una persona è morta nel Cinnamon Grand Hotel a Colombo, che si trova nei pressi della residenza del primo ministro, secondo quanto riferito da un responsabile della struttura. Tutte le esplosioni si sono verificate alle 8.45 (le 4.30 in Italia).

#UltimOra Esplosioni in #SriLanka, più di 50 morti e 280 feriti #canale50 https://t.co/0kxapzNrby pic.twitter.com/fa5lmqXeco

— Sky tg24 (@SkyTG24)
21 aprile 2019

“Per favore restate in casa. Ci sono molte vittime, inclusi stranieri”. Lo scrive su Twitter il ministro dello Sri Lanka per le Riforme economiche Harsha de Silva, che ha visitato alcuni dei luoghi attaccati con esplosioni simultanee che hanno causato almeno 52 morti. 

“Scene orribili, ho visto arti amputati sparsi dappertutto, le squadre di emergenza sono state inviate in tutti i luoghi. (…) Abbiamo portato molte vittime in ospedale, speriamo di aver salvato molte vite”, ha aggiunto il ministro.

Il governo dello Sri Lanka ha dichiarato lo stato d’emergenza e ha convocato un consiglio dei ministri straordinario, presieduto dal premier, Ranil Wickremesing. Nel Paese i cristiani sono il 7,4% della popolazione.