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La Turchia ha richiamato la sua ambasciatrice in Uganda perché si era presentata a una festa in un abito greco scatenando le ire dei nazionalisti secondo cui era "vestita da Elena di Troia". L'ambasciatrice Sedef Yavuzalp, aveva organizzato un ricevimento per l'annuale festa del 29 ottobre che segna la fondazione, avvenuta nel 1923 grazie a Mustafa Kemal Ataturk, della moderna repubblica turca.

Su Twitter è circolata però una foto che la ritrae in un abito greco: secondo il quotidiano nazionalista Yavuzalp, che ha pubblicato gli scatti in prima, era vestita da Elena di Troia e il suo assistenza da Zeus.

La testata ha gridato a un "grande scandalo per il giorno della Repubblica".

In una nota, il ministero degli Esteri di Ankara ha comunicato che "sono state avviate inchieste urgenti dopo le pubblicazioni di immagini sui social e sulla stampa del nostro ambasciatore al ricevimento. In questo quadro, l'ambasciatore è stato richiamato", senza fornire ulteriori dettagli.

Anche il ministro degli Esteri, Mevlut Cavusoglu, ha twittato che l'ambasciatore era stato richiamato in patria perché fornisse spiegazioni. La diplomatica si è difesa ricordando che il 2018 è stato eletto "anno di Troia", nel quale Ankara celebra con un nuovo museo il sito archeologico vicino ai Dardanelli che è stato identificato come la città teatro della mitica guerra cantata da Omero.