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Gli insetti, il cibo del futuro, sono già sulle nostre tavole. O meglio, si preparano a sbarcarci, e in grande stile. La seconda catena di supermercati svizzeri, Coop, ha annunciato che dal 21 agosto in alcuni punti vendita – tra cui Zurigo, Berna e Ginevra – si potrà trovare cibo a base di insetti destinato agli esseri umani. Tra questi, anche polpette e hamburger contenenti larve di coleottero, prodotte dall'Essento, una startup elvetica.
 
La Svizzera sarà così il primo Paese europeo ad avere sugli scaffali cibo composto da insetti destinato agli umani: a rendere possibile questo 'primato' e' stata la modifica nel maggio scorso delle leggi che regolamentano gli alimenti, che ha aperto la porta all'ingresso di grilli, cavallette e scarabei sulle tavole.
La normativa prevede che gli insetti debbano essere allevati, seguendo una regolamentazione molto stringente, per almeno quattro generazioni prima di poter essere considerati mangiabili dagli esseri umani. Questo vuol dire, sottolinea il Guardian, che ci vorrà qualche mese per le aziende locali per cominciare a produrre e commercializzare. Nel frattempo, si potranno usare alimenti importati che devono però sottostare alle leggi svizzere e passare al vaglio delle autorità elvetiche. 
 
Da qualche anno si parla sempre più spesso di introdurre gli insetti nella dieta umana: “Gli insetti forniscono cibo a un basso costo ambientale, contribuiscono positivamente al sostentamento e giocano un ruolo fondamentale in natura – si sottolineava già nel 2013 in uno studio della Fao citato da Die Welt – Tuttavia questi benefici sono ampiamente sconosciuti all’opinione pubblica”.
 
 
Come ha sottolineato il co-fondatore della Essento, Christian Bartsch, le polpette di insetti sono un mix di larve di coleottero, riso, carote, sedano, porri e un pizzico di peperoncino. Gli insetti “hanno un alto potenziale in cucina, la loro produzione permette di risparmiare risorse e hanno un profilo nutrizionale di alta qualità”, ha spiegato, parlando di un “complemento perfetto per una dieta moderna”.
 
Secondo l’agenzia alimentare dell’Onu, entro il 2050 la popolazione della Terra avrà toccata i 9 miliardi e ci sarà bisogno di raddoppiare almeno la produzione alimentare per sfamare tutti. Un obiettivo, che sostengono in molti, potrà essere raggiunto solo ricorrendo agli insetti.