Ultime News
Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterEmail this to someone

(AGI) – Kiev, 11 ago. – Malgrado la tregua teoricamente in vigore nelle regioni orientali, le autorita’ centrali ucraine hanno giurato di fare ricorso a tutte le armi su cui possono contare per contrastare un nuovo attacco missilistico dei ribelli filo-russi contro Mariupol, lo strategico porto sul Mar d’Azov che rappresenta l’ultimo bastione governativo all’est, e l’unico ostacolo rimasto a impedire ai secessionisti di ‘saldare’ i territori sotto il loro controllo con la Crimea, annessa da tempo alla Russia. “Utilizzeremo il nostro intero arsenale, e tutti i mezzi che abbiamo a disposizione, per respingere l’assalto del nemico”, ha avvertito Vladyslav Seleznyov, portavoce delle Forze Armate. “Non possiamo rischiare le vite dei nostri soldati. I ribelli erano soliti sferrare attacchi con razzi ‘Grad’ in rare occasioni”, ha ricordato Seleznyov. “Ormai e’ invece un’evenienza quotidiana”. I separatisti a loro volta hanno peraltro accusato gli avversari di aver violato il cessate-il-fuoco lanciando da ieri contro le proprie postazioni nel Donbass almeno cinquecento tra missili e proietti di mortaio, e causando la morte di un miliziano e di un civile. Frattanto a Kiev e’ giunto in visita di sostegno il ministro della Difesa britannico, Michael Fallon, che e’ stato ricevuto dal premier Arseniy Yatsenyuk. “Continueremo a stare al vostro fianco di fronte all’aggressione russa, all’insurrezione orchestrata dalla Russia e al terrorismo ispirato dalla Russia, perche’ questo conflitto non si e’ assestato in una guerra congelata cma, anzi, e’ al calor bianco”, ha assicurato Fallon, prima di raggiungere i campi di addestramento in Ucraina occidentale dove istruttori militari britannici stanno formando 650 reclute locali. (AGI)