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(AGI) – Shanghai, 27 lug. – L’allarme sull’andamento dell’economia cinese ha affossato i listini europei e Wall Street, che procede in deciso ribasso. Milano, in rosso dall’avvio, ha chiuso la seduta sui minimi di giornata: Ftse Mib fa registrare la performance peggiore a -2,97%. Tutte le borse europee chiudono in forte perdita per i timori riguardanti il rallentamento dell’economia cinese. Londra cede lo 1,13% a 6.505,13 punti, Parigi il 2,57% a 4.927,60 punti, Francoforte il 2,56% a 11.056,40 punti; in calo anche Madrid a -1,44%. In perdita Wall Street.

A Milano male le banche: Intesa Sanpaolo cede sul finale il 4,71%, Unicredit il 2,35%, Mediobanca il 3,56%. Giu’ Mps (-3,09%) e le popolari (Bpm -3,32%, Bper -4,07%); in caduta il risparmio gestito (Azimut -6,52%, Mediolanum -4,96%).
   Nel lusso, Moncler perde il 4,48% e Ferragamo il 4,18% (entrambi dopo una serie di sospensioni al ribasso); in calo anche Luxottica (-2,14%) in attesa della semestrale e nonostante l’ottimismo del presidente, Leonardo Del Vecchio, sulla Cina. Giu’ Mediaset (-4,41%); Telecom cede l’1,4%. Nell’energia, Eni perde il 3,29% ed Enel l’1,91%.
   Fuori dal Ftse Mib, tonfo di Rcs (-6,31%) a pochi giorni dai conti; limita le perdite Cir (-1,22%), che oggi ha presentato la semestrale. Balza, in controtendenza, Risanamento (+9,44%) dopo l’annuncio del dissequestro completo dell’area di Milano Santa Giulia.

Oggi le borse asiatiche hanno aperto in rosso la settimana trainate al ribasso dal crollo dei listini cinesi. Shanghai cede oltre l’8,6% registrando la perdita piu’ consistente degli ultimi otto anni. A pesare sono i timori degli investitori per la tenuta dell’economia cinese dopo la diffusione dei dati sull’andamento degli utili delle imprese a giugno che hanno fatto segnare un -0,3% rispetto all’anno precedente e al +0,6% registrato a maggio. Ha contribuito al crollo dei titoli cinese anche il calo dell’indice dei tioli It che e’ arrivato a perdere il 3%. In controtendenza Sydney trascinata al rialzo dai titoli delle aziende del settore minerario. Tokyo ha terminato gli scambi in calo dell’1%, Seul ha chiuso quasi piatta e Taiwan in deciso ribasso.

 

 

I titoli cinesi si sono mossi per tutta la giornata in territorio negativo: Shanghai aveva aperto la seduta pomeridiana in ribasso del 3% dopo la pubblicazione del dato della produzione industriale cinese per il mese di giugno, che ha segnato un calo dello 0,3% su base annua, in controtendenza rispetto al dato di maggio che registrava un avanzamento dello 0,6%su base annua. L’indice Composite aveva aperto in ribasso del 2,1% la seduta di oggi, a 3985,57 punti.

A trainare al ribasso la Borsa di Shanghai soprattutto i titoli del settore finanziario e dei metalli non ferrosi, scrive l’agenzia Xinhua. Le perdite si sono estese negli ultimi minuti di contrattazione. In forte calo anche la Borsa di Shenzhen, che perde il 7% in chiusura, a 2160,09 punti. L’indice Hang Seng della Borsa di Hong Kong segna una flessione del 3,28% a 24305,23 punti. La settimana scorsa, la Borsa di Shanghai aveva registrato la piu’ lunga striscia di risultati positivi dal maggio scorso, prima dell’inizio della crisi dei mercati, che ha portato a tremila miliardi di dollari di perdite in poche settimane.

Il pesante calo di oggi, secondo gli analisti, e’ da imputare in primo luogo alla scarsita’ di fiducia degli investitori nella tenuta delle Borse dopo il crollo di giugno-luglio che ha spinto in molti a vendere per riscuotere i profitti, dopo che l’indice Composite era tornato sopra i quattromila punti.