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(AGI) – Roma, 20 lug. – Il giorno in cui in Grecia riaprono le banche, ad Atene arriva il prestito ponte da 7,16 miliardi che consente ad Atene di inziare la restituzione dei 6,25 miliardi a Bce e Fmi. La ritrovata serenita’ sul fronte ellenico, spinge i listini del Vecchio Continente che viaggiano tutti in territorio positivo con Milano che segna la performance migliore a +1,58%. In calo anche lo spread che si attesta a 111 punti e supera quello spagnolo a 113. Oggi quindi, dopo 3 settimane di chiusura, hanno riaperto le banche greche. Ma per evitare eventuali fughe di capitali, controlli e limitazioni restano, sebbene il limite di 60 euro di ritiro dai bancomat sia stato ampliato a 420 euro a settimana. Intanto e’ avvenuto il versamento dei 7,16 miliardi che rappresentano il “prestito ponte” concesso dai partner al governo ellenico attraverso il meccanismo Ue di stabilita’ Efsm “e’ stato fatto”. La conferma e’ arrivata dalla portavoce Mina Andreeva, che si e’ anche detta “fiduciosa” sul pagamento odierno degli arretrati al Fondo monetario internazionale e del debito in scadenza alla Bce. “Il lavoro per stendere il memorandum of understading per il nuovo piano di aiuti e’ in corso – ha aggiunto – con il coinvolgimento da un lato delle istituzioni e dall’altro delle autorita’ greche. Ci aspettiamo di completarlo al piu’ presto”. Grazie al prestito ponte, Atene ha iniziato a ripagare i 6,25 miliardi di debiti verso Bce e Fmi. E’ quanto hanno riferito funzionari del ministero delle Finanze. Atene sta pagando 4,2 miliardi tra capitale e interessi alla Bce e 2,05 miliardi di euro al Fmi che dovevano essere pagati il 30 giugno. Il governo sta inoltre ripagando 500 milioni alla banca centrale greca. Sempre sul frontre ellenico da segnalare la cresciya dei crediti a maggio scorso. Lo rende noto la Banca centrale spiegando che e’ aumentato dell’1,1% a livello tendenziale a fronte, invece, di una riduzione dell’1,3% nel mese di aprile. Il credito al settore pubblico sempre a maggio e’ aumentato del 24% (+5,6% ad aprile) mentre quello a famiglie e imprese e’ diminuito del 2,1% a maggio (-2,4% ad aprile). (AGI) .-