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AGI – Saranno saldi a loro modo storici quelli che si aprono a Roma martedì 12. Un po’ perché per la prima volta debuttano in una giornata infrasettimanale anziché nel weekend (per scongiurare il pericolo di assembramento), un po’ perché a Roma non erano mai cominciati a gennaio così inoltrato, ma anche perché partono dopo inedite vendite promozionali natalizie, eccezionalmente concesse in quest’anno dominato dal Covid: “I saldi restano un evento simbolo che consumatori ed esercenti aspettano – chiarisce all’AGI il direttore di Confcommercio Roma Romolo Guasco – ma quelli di quest’anno, per via della libertà di vendita promozionale che li ha preceduti, sono connotati da una minore tensione”.

Se nonostante le vendite promozionali il fatturato natalizio, rallentato dalle chiusure obbligate delle varie giornate di zona rossa non ha brillato a Roma (con una diminuzione delle vendite del 30/50 per cento) anche le previsioni per i primi e si spera ultimi saldi invernali dell’era Covid sono con il segno meno: Confcommercio stima che a fronte di una discesa del fatturato nazionale da cinque a quattro miliardi di euro, nelle casse degli esercenti romani rispetto allo scorso anno mancheranno circa 80/90 milioni, con una spesa a famiglia di 254 euro, 70 in meno del 2020.

I ribassi partono già dal 50%

“I saldi restano comunque una preziosa occasione per fare cassa dopo un periodo complicato come questo” chiarisce Guasco segnalando sconti che già dal fischio d’inizio partono anche dal 50 per cento del prezzo iniziale e prevedendo che gli acquisti si concentreranno soprattutto su abbigliamento e calzature. Negozi e grandi catene sono già su piazza con pubblicità e cartelli ammaliatori che promettono anche sconti fino al 70 per cento, ma sul commercio tradizionale pesa quello online che, sempre secondo Confcommercio sarà scelto da un 13,7 per cento di consumatori in più rispetto allo scorso anno.

Che questi saldi partano con sconti maggiori rispetto alla tradizione lo segnala all’AGI anche il presidente di Confesercenti Roma Valter Gianmaria ricordando che la crisi Covid ha già provocato la chiusura di undicimila esercizi in tutto il Lazio : “Normalmente i saldi cominciano con un ribassi del 20/30 per cento – spiega – ma visto che stiamo facendo sconti quasi da un anno con le varie vendite promozionali, è normale abbassare l’asticella. Gli esercenti hanno bisogno di incassare”.