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AGI – Il 2020 sarà l’anno più nero per il turismo. Secondo le previsioni dell’Enit i visitatori internazionali pernottanti in Italia diminuiranno del 58% (37 milioni di visitatori); il numero dei pernottamenti diminuira’ di 126 milioni rispetto al 2019.

Male anche il mercato domestico, con un crollo del 31% dei turisti (16 milioni); i pernottamenti sono stimati inferiori di 46 milioni nel 2020 rispetto al 2019.

L’analisi dell’Agenzia nazionale turismo sulle prenotazioni di passeggeri aeroportuali rileva 162 mila prenotazioni da agosto a novembre, grazie alla migliore performance prevista per settembre e ottobre. Non va certo meglio per la Spagna (170 mila) e per la Francia (154 mila).

Secondo l’Enit, l’Italia registrerà un calo dell’apporto del turismo al Pil nazionale ma meno di quanto accade ai nostri vicini.

Il contributo diretto del turismo all’economia italiana (mantenendo fermo il Pil nazionale totale economia 2019) diminuira’ di 2,6 punti percentuali nel 2020 (3,2% del Pil) rispetto al 2019 (5,7% del Pil).

Sebbene significativo, questa riduzione è inferiore a quello di Francia (4,5%) e Spagna (3,1%).

“La flessibilità del nostro sistema di offerta compensa parzialmente la riduzione dei flussi stranieri grazie alla capacita’ dei nostri operatori di attrarre sia il mercato domestico” dichiara il Presidente Enit Giorgio Palmucci.

Il contributo diretto del turismo in Italia all’economia si ridurrà quindi di poco meno della metà, rispetto a più della metà per tutti gli altri Paesi selezionati.