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 "L’Italia è il nostro primo Paese a livello di investimenti: 7 miliardi di euro nei prossimi 4 anni, di cui 1 miliardo di euro destinato alle attività green, incluse le spese per la ricerca e sviluppo al servizio del processo di decarbonizzazione”. Lo ha detto l’ad di Eni Claudio Descalzi presentando alla comunità finanziaria italiana il Piano strategico della compagnia per il quadriennio 2018-2021, fornendo, con l’occasione, aggiornamenti sui risultati raggiunti nell’ambito della sicurezza, sulle attività green in Italia e sui passi compiuti nell’ambito ricerca e sviluppo.

"Lavoriamo in decine di Paesi nel mondo e in ogni Paese – ha aggiunto – integriamo le nostre competenze e la nostra passione con quelle delle popolazioni che ci ospitano, con risultati straordinari. Ma le nostre radici sono in Italia ed è proprio qui che vediamo il potenziale per investire di più".

Descalzi si è soffermato sul Progetto Italia, iniziativa di riqualificazione industriale che implica la realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile nell’ambito di terreni Eni bonificati. L’energia rinnovabile prodotta sarà destinata prevalentemente a soddisfare gli autoconsumi degli asset industriali di Eni, consentendo alla compagnia di ridurne i consumi energetici. Finora Eni ha identificato in questo ambito 25 progetti per una potenza complessiva pari a 220 megawatt, pari a 0,4 terawatt/ore all’anno di energia elettrica, e che entreranno in esercizio nel 2021.

Sempre in ambito green, l’ad di Eni ha ricordato l’impegno della compagnia per la realizzazione di prodotti bio nell’ambito del downstream: Eni è stata la prima compagnia a convertire una raffineria tradizionale in bioraffineria, a Venezia, e completerà entro fine anno la conversione della raffineria di Gela; i due impianti, insieme, produrranno 1 milione di tonnellate all’anno di green diesel entro il 2021, facendo di Eni uno dei principali produttori d’Europa. La società, infine, ha lanciato una serie di progetti legati alla chimica verde come prodotti intermedi da olio vegetale e piantagioni sperimentali di Guayule per produrre gomma naturale.