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Statoil, la più grossa compagnia di petrolio norvegese, cambia nome e diventa Equinor. L'impresa, fondata nel 1972, ha deciso il cambiamento di denominazione per riflettere il suo carattere più diversificato e non più unicamente legato alla produzione di idrocarburi. Statoil ha molto ampliato la produzione di energie rinnovabili e ha investito in particolare sull'eolico in Scozia. Col suo nuovo nome il gruppo perde la particella "oil", mentre acquista quella "equi", una combinazione di 'equilibrio' ed 'equita''. Inoltre acquista la particella finale "nor" che sta per Norvegia.

"Il mondo cambia, anche Statoil. E' in corso la più grande transizione mai osservata nei sistemi energetici e moderni e noi abbiamo l'ambizione di far parte di questa evoluzione", spiega il presidente del cda, Jon Erik Reinhardsen, in un comunicato.

"Il sottosuolo continentale norvegese resterà la spina dorsale della nostra compagnia e noi useremo la nostra eredità norvegese per posizionarci e continuare a credere nell'internazionalizzazione nel petrolio, nel gas e nelle fonti rinnovabili", aggiunge il direttore generale, Eldar Saetre.

Il nuovo nome sarà esaminato dalla prossima assemblea soci del 15 maggio, anche se lo Stato norvegese, che controlla il 67% del gruppo, ha già dato il suo sostegno alla decisione.