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Un'app per disintossicarsi dalle app. Pagando gli utenti. Si chiama Hold e si sta espandendo dai Paesi scandinavi (dov'è nata) alla Gran Bretagna. Il suo obiettivo è semplice: premiare chi resiste alla tentazione di compulsare il proprio smartphone. Nello specifico, Hold si rivolge agli studenti universitari per tentare di limitare le distrazioni mentre sono a lezione.

Quello che devono fare è attivare l'app. Da allora, parte un timer. E più il tempo passa, più lo studente accumula punti: uno ogni venti minuti senza mettere i polpastrelli sul display. Per farci cosa? I punti diventano buoni da spendere sul mercato dell'applicazione. Possono essere utilizzati per avere sconti, sia online che (con un QR Code) alla cassa di alcuni punti vendita. Per comprare snack, libri, servizi universitari.

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Ma come guadagna l'app? Il mercato sul quale spendere i punti è sostanzialmente un luogo digitale dove promuovere prodotti. I marchi, quindi, pagano Hold per entrarci e avere un contatto diretto con un pubblico preciso (quello degli studenti). Il fondatore dell'app, Maths Mathisen, ha detto a TheNextWeb che proteggere gli studenti dalle distrazioni digitali “è una grande sfida”.

Che si vince convincendoli ad allontanare il dispositivo dalle loro mani. I primi riscontri sono positivi: Hold ha già ottenuto 1,4 milioni di dollari dagli investitori. E, secondo i dati forniti Mathisen, un quarto degli studenti norvegesi (la società sede a Oslo) ha scaricato l'app nei primi tre mesi dal lancio. “I numeri – sottolinea il fondatore – dimostrano che i giovani sono pronti per affrontare questo cambiamento”.