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Il presidente Donald Trump ha inviato al Congresso la sua proposta sul bilancio per il 2019. Si tratta di 4.400 miliardi di dollari: se anche venissero attuati tutti i tagli indicati e il Pil crescesse all'ambizioso tasso del 3% annuo, comporterebbe un'esplosione del deficit pari a 7.100 miliardi nel prossimo decennio. È praticamente il doppio rispetto a quanto stimato lo scorso anno dall'Office of Management and Budget (Omb) della Casa Bianca ma essendo il Congresso, negli Stati Uniti, a tenere i cordoni della borsa, quella di Trump è soprattutto la presentazione della sua filosofia sul bilancio. La proposta, ad esempio, non abbraccia completamente l'accordo biennale sul bilancio firmato dal presidente la scorsa settimana e che prevede un aumento delle spese per 300 miliardi di dollari, di cui 195 miliardi relativi a quelle militari.

Le proposta per il bilancio 2019 indica 450 miliardi di dollari di spese domestiche (non per la difesa) ovvero 57 miliardi di dollari in meno rispetto al tetto da non sforare fissato dal Congresso. Perché le spese autorizzate dai parlamentari americani, ha spiegato Mick Mulvaney, direttore per il budget di Trump, farebbero aumentare il deficit federale. "Riteniamo che questo livello tenga conto, in modo responsabile, sia dell'accordo sul tetto e sia dell'attuale situazione fiscale", ha osservato Mulvaney, nella lettera inviata al presidente della Camera, Paul Ryan, che accompagna la proposta di bilancio. Eppure, a dispetto di questa filosofia, il bilancio di Trump comporterebbe un aumento del deficit di 984 miliardi di dollari il prossimo anno. 

l presidente Trump, che in passato si è autoproclamato "il re del debito", ha inoltre proposto 200 miliardi di dollari di nuove spese nei prossimi 10 anni per rilanciare le infrastrutture della nazione. La sua bozza per il 2019 contempla poi 85,5 miliardi in fondi per i veterani, 13 miliardi di nuove spese per contrastare la crisi degli oppioidi e un taglio del 34% dei fondi per l'Epa (Environmental Protection Agency), con l'azzeramento di tutti i programmi per la lotta al cambiamento climatico. La Casa Bianca stima che con il taglio ai programmi "non core" indicati nella proposta di bilancio si risparmierebbero 600 milioni di dollari rispetto alla finanziaria del 2016.