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Debito: termine che si sussurra con timore per l'aura negativa che lo connota. Eppure, chiedere un prestito alla propria banca o a un istituto finanziario serio permette di risolvere necessità più o meno urgenti relative, ad esempio, a problemi di salute, alla ristrutturazione della casa, alla nascita di un figlio. Le esigenze famigliari, o di un single, sono diverse e non sempre legate a problematiche serie e preoccupanti: forse si desidera compiere un viaggio per ritemprarsi e ritrovare la serenità perduta o, magari, regalarsi il viaggio di nozze che si era perso nel territorio delle pie illusioni.

Qualunque sia la motivazione che spinge una persona a chiedere un prestito, è determinante scegliere la soluzione migliore che assicuri un finanziamento soddisfacente e un rimborso equo. Tra i prestiti personali non finalizzati più comuni tra i richiedenti, la cessione del quinto rappresenta una possibilità in più per chi è considerato, con un termine effettivamente infelice, "cattivo pagatore" e ha nel suo curriculum finanziario delle "macchie" dovute principalmente a ritardi o insolvenze nel pagamento delle rate.

Ma cos'è la cessione del quinto e perché, oltre agli indubbi vantaggi, presenta degli svantaggi? Cominciamo con darne una definizione smart, rimandando per ulteriori chiarimenti alla guida di Facile.it sulla cessione del quinto: un breve ma efficace compendio che aiuta a districarsi nel labirinto insidioso dei prestiti e affini.

"Nomen omen", ovvero il "destino nel nome" oppure "di nome e di fatto" esclamerebbe un antico romano riferendosi alla cessione del quinto: infatti, questo tipo di finanziamento a tasso fisso viene restituito con rate mensili pari a 1/5 dello stipendio o della pensione, cioè al 20% dell'importo. I destinatari sono i dipendenti pubblici/statali, i dipendenti privati e i pensionati: categorie che garantiscono entrate mensili costanti.

Il funzionamento differisce da un prestito personale classico per un semplice motivo: è il datore di lavoro o l'Istituto di Previdenza (INPS o ex INPDAP) a effettuare il rimborso mensile alla società erogatrice del prestito, trattenendo il quinto dal netto dello stipendio o della pensione.

Prendetevi tutto il tempo che occorre per esaminare e confrontare le proposte di cessione del quinto dei vari istituti di credito. Fate attenzione al TAN (Tasso Annuo Nominale) e al TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale): a parità di importo elargito, se la durata del rimborso è maggiore, minore è il TAEG. Viceversa, quando la durata è la stessa, il TAEG si riduce se la somma prestata è più elevata.

L'iter burocratico non è immediato perché si devono valutare la situazione economico/fiscale del richiedente, l'anzianità lavorativa e il corrispondente TFR (Trattamento di Fine Rapporto) accumulato negli anni, l'ultima busta paga o il cedolino pensione. L'ammontare del prestito è direttamente proporzionale all'entità dello stipendio, del TFR o della pensione: più sono consistenti, maggiore è la somma concessa ed elevata la rata. Da notare che anche l'azienda dove svolge la sua attività il richiedente deve dimostrare la sua "salute economica" e dare il proprio consenso al contratto di finanziamento.

Per i pensionati può risultare utile la lettura delle normative INPS inerenti alla cessione del quinto dove è possibile trovare tutte le informazioni relative alla richiesta del prestito, procedura e calcolo della rata.  Quali sono i vantaggi della cessione del quinto? Siccome l'Istituto di Credito o la Finanziaria si basano sull'accertata garanzia di recuperare il prestito nel breve o lungo periodo (max 10 anni), sono più favorevoli ed elastici nella concessione dell'importo. Abbiamo già accennato a coloro che hanno una reputazione finanziaria non immacolata, magari con pignoramenti e protesti: hanno diritto al prestito se dimostrano di avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Il tasso fisso è una rassicurazione, ma che dire delle spese aggiuntive previste e spesso sottovalutate per inesperienza? Sono il lato oscuro della luna. Finanziaria.

Svantaggi. Le cosiddette spese di istruttoria, assicurative e le eventuali commissioni bancarie sono variabili che influiscono sul netto dell'importo. In caso di licenziamento il debito sarà saldato attingendo al TFR. Se non è sufficiente, saranno attivate le procedure di recupero crediti nei confronti dell'interessato.

In vista di una futura richiesta di prestito, esiste un modo trasparente e sicuro per accertare, con il supporto di consulenti accreditati, la propria affidabilità finanziaria e ricevere un report aggiornato sull'attuale storia creditizia.  Per conoscere, in ogni momento, lo stato della propria situazione creditizia e il livello di affidabilità economico è possibile utilizzare il servizio di consulenza di Mettinconto e chiedere un report con le tutte le informazioni presenti nel Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF.